La Moschea di Abu Dhabi è un luogo sacro magico dove le varie culture si intrecciano in un chiaro esempio d’integrazione e tolleranza
Abu Dhabi è la capitale degli Emirati Arabi. A due ore d’auto dalla più celebre Dubai, non ha nulla da invidiarle e oggi, da semplice villaggio di pescatori, rivaleggia con lei in modernità e ricchezza. Hotel, palazzi, spiagge bianche, ad Abu Dhabi tutto è grandiosità ed eccesso. E’ qui che sorge il primo parco tematico della Ferrari, un immensa cupola d’acciaio a forma di triangolo che ospita un parco divertimento dove provare l’ebrezza delle montagne russe più veloci del mondo e divertirsi con simulatori, piste e cinema 4D che hanno come protagonista il Cavallino Rampante più famoso della storia.
Negli ultimi anni però è un’altra l’attrazione più visitata dai turisti di tutto il mondo: la Grande Moschea Sheikh Zayed, un grande spettacolo di architettura e stile che lascia il visitatore letteralmente senza fiato. La moschea è stata costruita tra il 1996 e il 2007 per volontà del defunto presidente degli Emirati Arabi, lo sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan ,da cui prende il nome e dove riposano le sue spoglie; la prima cerimonia ufficiale è stata proprio il funerale dello sceicco. La struttura, considerata il simbolo dell’islam nel paese è un luogo dove le varie culture si intrecciano, un esempio di integrazione tra popoli e unione tra religioni; è una delle poche moschee al mondo visitabili, un chiaro segnale di tolleranza e ospitalità da parte dell’islam che traduce perfettamente la volontà di chi l’aveva fatta progettare. Anche la sua costruzione ha “unito il mondo”, con materiali, artisti e operai provenienti da ogni luogo, più di 3000 lavoratori e 38 ditte appaltatrice ( tra cui una Italiana).
La Grande Moschea è l’ottava più grande del mondo e può ospitare fino a 40.000 fedeli. Non sono solo le dimensioni a stupire, quanto la bellezza della struttura e dei materiali usati per costruirla. Il bianco abbagliante quasi luccica sotto i raggi del sole, in un tripudio di incastri marmorei, decorazioni color madreperla e vasche d’acqua che ne amplificano la bellezza. I numeri sono da capogiro: 1400 colonne, 138 cupole, 2000 lampadari e 70 porte monumentali scolpite e decorate. Dentro è ancora più bella, con le sue vetrate colorate e i lampadari placcati d’oro! Le visite (gratuite) sono effettuate tutti i giorni tranne il Venerdì mattina, giorno di preghiera. All’interno potrete ammirare il tappeto ( anche questo da record) realizzato a mano da più di 1200 artigiani iraniani; arrivato alla moschea diviso è stato ricucito dagli stessi artigiani. L’abbigliamento per visitarla deve essere consono; in moschea si entra scalzi e all’ingresso alle donne viene consegnato l’abbaya, un lungo camice nero che copre tutto il corpo; informazioni più dettagliate e iconografiche si possono trovare nel sito della moschea.
Non tutti lo sanno ma il sito è stato inserito nella lista delle attrazioni più famose del mondo, al pari del Colosseo e della Torre Eiffel. L’impatto scenografico è davvero superbo, uno spettacolo che diventa magico al tramonto o in serata, quando l’illuminazione cambia a seconda delle fasi lunari.