La migliore conoscenza dell’interazione fra geni e chemioterapia aiuterà a massimizzare l’efficacia del trattamento
Scienziati australiani hanno eseguito la piu’ estesa analisi genetica del cancro alle ovaie mai finora compiuta e hanno scoperto come questa forma di tumore diventa resistente alla chemioterapia e ad alcuni farmaci. Gli studiosi del Peter McCallum Cancer Centre di Melbourne guidati da David Bowtell, direttore di genetica e genomica del cancro, hanno registrato la sequenza Dna di 114 campioni di cancri sierosi alle ovaie di alto grado da 92 pazienti, per mostrare come le cellule cancerose resistono alle terapie. La ricerca, a cui hanno collaborato l’University of Queensland e il Millennium Institute di Sydney, consentira’ di decidere quali farmaci hanno piu’ probabilita’ di risultare efficaci, scrive Bowtell sulla rivista Nature. “Mappando tutte queste mutazioni potremo cominciare a catalogare le maniere in cui il cancro evade un dato trattamento e compiere scelte molto migliori e mirate riguardo ai farmaci che possono essere usati in uno scenario ricorrente”, aggiunge. La maggior parte delle donne diagnosticate con questa diffusa forma attualmente muoiono entro cinque anni dalla diagnosi, al ritmo di 80 mila l’anno globalmente e i ricercatori sperano che la scoperta possa migliorarne l’aspettativa di vita. La migliore conoscenza dell’interazione fra geni e chemioterapia aiutera’ a massimizzare l’efficacia del trattamento, sostiene lo studioso. “Uno dei fenomeni osservati e’ che un certo gene disattiva l’interruttore di un altro gene costringendolo a esprimersi a un livello molto alto, e quel gene codifica una ‘pompa’ che estromette la chemioterapia dalla cellula”. La scoperta e’ promettente perche’ esistono gia’ dei farmaci efficaci tale ‘pompa’, anche se non sono stati usati in simili situazioni, aggiunge Bowtell.