Dopo il risveglio, il lander Philae si prepara a perforare la cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko: la missione Rosetta continua
Il lander Philae si prepara nuovamente ad ‘assaggiare’ la cometa, perforandone la superficie con il suo trapano, progettato e costruito in Italia. ”Una gran bella notizia! Non ce l’aspettavamo, anche se lo speravamo tanto. La realta’ ha superato le stime piu’ ottimiste”, ha detto Mario Salatti, il responsabile per l’Asi dello SD2,lo strumento che comprende sia il trapano sia il ‘laboratorio’ di analisi dei campioni.L’Asi e’ infatti uno dei responsabili dello strumento con le agenzie spaziali tedesca (Dlr) e francese (Cnes). ”Un’altra perforazione si tentera’, anche se al momento non e’ possibile dire quando”, ha detto ancora Salatti. Ci sono circa quattro mesi di tempo, pari al periodo in cui la cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko sara’ vicina al Sole, con una temperatura e un’illuminazione ideali per il funzionamento di Philae. I dati inviati dal lander e quelli che mandera’ nei prossimi giorni sono preziosi per sapere tutto della macchina, dalla posizione esatta all’energia disponibile. Non solo, quindi, nulla e’ perduto, ma le cose potrebbero andare ancora meglio rispetto al programma iniziale della missione: ”se Philae fosse atterrato nel luogo previsto, avrebbe sicuramente inviato molti dati scientifici, ma a quest’ora sarebbe morto. Nella fossa in cui si trova – osserva Salatti – puo’ inviare dati proprio nella fase in cui la cometa e’ piu’ vicina al Sole”.