“Comunica ma non sappiamo dov’è e continueremo quasi certamente a non saperlo”
Funziona e comunica ma non sappiamo dove sia: il lander Philae sulla superficie della cometa si e’ risvegliato e ha iniziato a mandare preziosi dati scientifici alla sonda Rosetta ma non e’ ancora possibile sapere la sua posizione e forse non lo sapremo mai, sappiamo solo che si trova in fondo ad un crepaccio ma non dove di preciso sulla cometa. A spiegarlo e’ stato Enrico Flamini, coordinatore scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). “Comunica ma non sappiamo dov’e’ e continueremo quasi certamente a non saperlo”, ha spiegato Flamini. “La cometa si sta risvegliando – ha aggiunto – producendo getti di gas e detriti e quindi per motivi di sicurezza Rosetta orbita attualmente a circa 200 km di distanza. Essendo molto lontani e’ impossibile riuscire a vedere dove si trova esattamente Philae, e forse non lo sara’ mai perche’ avvicinarsi potrebbe essere molto pericoloso per Rosetta”. L’atterraggio del lander Philae sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, il 12 novembre, e’ stato piu’ difficile del previsto e rimbalzando per tre volte sulla superficie della cometa si e’ ritrovato in una posizione sconosciuta e poco esposta alla luce. Cosi’ dopo due giorni di attivita’, una volta esaurita l’energia delle batterie, il 14 novembre il lander si e’ addormentato, cadendo in uno stato di ibernazione. Con l’avvicinamento della cometa al Sole l’energia in arrivo e’ aumentata, tanto da far risvegliare Philae che ha ripreso a inviare dati. “Al momento – ha spiegato Flamini – non siamo capaci di avere un ‘dialogo’ con Philae, riceviamo i suoi dati ma non a inviarli, ma confidiamo di farlo e di ottenere nuovi dati scientifici. Sappiamo che il trapano italiano ha funzionato ma non sappiamo se ha raccolto qualcosa, a causa dei problemi nell’atterraggio, ma crediamo di poter tentare una nuova trivellazione”.