Orvieto, piccolo scrigno di arte sospeso tra le nuvole

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Orvieto, città Umbra che nasconde meraviglie straordinarie anche nel sottosuolo, è la città ideale da visitare in un fine settimana

Orvieto è una città umbra ricca di storia, arte e natura; nata come insediamento etrusco nel VIII-X, sorge su una rupe di tufo di origine vulcanica in perfetta comunione tra l’ambiente naturale e l’opera dell’uomo. Nell’iscrizione posta nel famoso Pozzo di San Patrizio si legge: “ciò che la natura aveva negato per la difesa (riferendosi all’acqua) lo aggiunse l’attività umana”. Chi arriva ad Orvieto non può che rimanere stupito dalla bellezza delle sue vie, dalla sua arte e soprattutto dal magnifico Duomo, una delle massime realizzazioni artistiche del tardo Medioevo e capolavoro dell’architettura gotica italiana. La sua costruzione è legata al miracolo dell’Eucarestia avvenuto a Bolsena nel 1263; si narra che nell’omonima cittadina, mentre un sacerdote dubbioso stava celebrando messa, vide delle gocce di sangue nell’ostia consacrata. Riferito tutto al Papa, che si trovava a Orvieto e verificato il miracolo, il pontefice fece costruire un bellissimo Duomo a custodia della reliquia. Oggi la Cattedrale è il simbolo di Orvieto e incanta centinaia di visitatori con la sua superba facciata, i mosaici e i magnifici rilievi dei pilastri. All’interno la Cappella di San Brizio ( visitabile a pagamento) conserva il ciclo pittorico del Giudizio Universale.

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Orvieto è un paese ricco di tradizioni e eventi, come la famosa festa della Palombella. Il volo della colomba, la Domenica di Pentecoste, incarna la discesa dello Spirito Santo ed è di buon auspicio per tutta la popolazione. La festa prevede che a mezzogiorno in punto la colomba, legata con nastrini rossi a una raggiera scenda, dal tetto della Chiesa di San Francesco (in picchiata per 300 metri) fino alla scalinata del Duomo. L’uccello viene consegnato all’ultima coppia di sposi novelli affinché se ne prendano cura. Quest’anno dal 25 Giugno al 05 Luglio si tiene la sagra dell’Oca di Corbera. La festa trae origine dall’usanza di cucinare il volatile per festeggiare la fine della trebbiatura ed è un’ottima occasione non solo per conoscere le tante specialità gastronomiche del paese ma anche per viverlo in tutte le sue sfaccettature.

Orvieto non è solo il palcoscenico di bellissime Chiese ma luogo magnetico che invita il turista a perdersi tra i vicoli caratteristici e scorci d’altri tempi. Il Pozzo di San Patrizio, chiamato così per la somiglianza con la cavità dove il santo irlandese amava ritirarsi, è un mirabile esempio d’ingegneria, realizzato per rendere più agevole il trasporto dell’acqua. Profondo 62 metri, la luce arriva da 72 finestre aperte al centro del pozzo. E’ visitabile al patto di scendere (e poi salire) i 258 gradini che conducono al fondo. Esiste tutta un Orvieto sotterranea suggestiva e visitabile; ci sono ben 440 grotte usate per millenni a diversi scopi, dall’approvvigionamento idrico a nascondiglio durante le invasioni e i bombardamenti della seconda guerra mondiale; nelle cave conservavano l’olio, allevavano i piccioni, scavavano pozzi, producevano ceramica. Un tuffo nelle viscere della rupe che vi farà percorrere la storia e le tradizioni di Orvieto dai tempi più remoti.

 

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