L’ansia dei maturandi è tale da provocare forti sbalzi di umore nell’83% dei casi
La maturità può nuocere gravemente alla salute. O meglio a quella dei maturandi. Nove su 10 in questo periodo che vede l’avvicinarsi dell’esame sono più irritabili, tanto che 4 su 5 provano forti sbalzi di umore. L’ansia tiene i ragazzi svegli anche durante la notte per il 57% dei casi e provoca disturbi dell’alimentazione in 7 maturandi su 10. Come viene scaricata la tensione? Fumando più sigarette nel 50% dei casi e aumentando il consumo di caffè o eccitanti nel 43% . È quanto emerso da un’indagine di Skuola.net su un campione di circa 1500 maturandi, da cui risulta, inoltre, che l’ansia è femmina nella maggior parte dei casi: in molte delle risposte che manifestano lo stress degli studenti, la percentuale di ragazze è più alta della media. A provocare l’ansia per 1 caso su 2 è la paura di non farcela: o i programmi sono troppo ampi per essere finiti in tempo o si pensa di non riuscire a recuperare la mancanza di impegno avuta durante l’anno. A non subire lo stress dell’esame è solo il 10%, percentuale di risposte avute da un numero di maschietti superiore alla media. L’ansia dei maturandi è tale da provocare forti sbalzi di umore nell’83% dei casi, percentuale che si compone di un 38% che addirittura non riesce a gestirli e un 57% che dice di soffrirne solo qualche volta. Anche in questo caso, tra coloro che hanno dato questi due tipi di risposte c’è una percentuale di ragazze superiore alla media. I ragazzi sono forti tra chi invece non sembra risentire di questo tipo di disturbo, appena il 17% dei maturandi. E non è solo la mente a risentire dell’avvicinarsi degli esami, ma anche il fisico dei maturandi in ansia. Tanto che il 57% di loro ammette di aver avuto disturbi del sonno negli ultimi giorni. La percentuale si compone di un 15% che racconta di svegliarsi prima del suono della sveglia, un 21% che si sveglia spesso durante la notte e un altro 21% che invece fa proprio fatica a prendere sonno. Tra chi dà quest’ultimo tipo di risposte e chi dice di svegliarsi più volte c’è di nuovo una presenza femminile superiore alla media. Il 43% dei maturandi comunque confessa di dormire tutta la notte come sempre, percentuale dove invece c’è una forte presenza maschile. Sonno disturbato quindi, ma anche disturbi alimentari che iniziano a manifestarsi mano a mano che la maturità si fa vicina. 7 studenti su 10 raccontano di aver notato un cambiamento delle loro abitudini alimentari: il 41% mangia di più, il 30% di meno. Ancora una volta le ragazze che hanno dato questo tipo di risposte sono in una percentuale più alta della media, mentre tra il 30% di studenti che mangia come sempre, c’è una presenza maschile più forte.
Come si scarica la tensione? Per 3 ragazzi su 7 aumentando il consumo di caffè e bevande eccitanti: il 3% beve più eccitanti, il 13% sia caffè che eccitanti e il 26% solo caffè. E se non è così che si fa fronte allo stress da maturità, si fa con il fumo. Tra i fumatori, 1 su 2 aumenta il consumo di sigarette, il 7% di canne e l’8% di entrambe. E se il 27% afferma di fumare come prima dell’avvicinarsi imminente degli esami, c’è comunque un 7% che ha iniziato a farlo ora. Ma cos’è che preoccupa di più i maturandi? Per 1 su 2 la paura di non farcela: i programmi scolastici sono troppo ampi per terminarne lo studio in tempo per il 28%, mentre il 22% crede di non riuscire a recuperare lo scarso impegno dimostrato durante l’anno. Non manca chi dice di sentire che i suoi insegnanti vogliono metterlo in difficolta (9%) o chi ammette che è tutto un problema dovuto alla sua insicurezza (15%). Solo l’1% dei maturandi si sente messo sotto pressione dai genitori, mentre c’è comunque un 12% che ammette di non avere la testa per mettersi sui libri: già è con il pensiero rivolto all’estate 2015. ”Gli esami di maturità, come tutte le prove importanti da affrontare, possono suscitare reazioni disfunzionali che remano contro il risultato ottimale che si vorrebbe raggiungere – dichiara a Skuola.net Giovanna Giuffredi, Professional Certified Coach ICF e direttore editoriale di Coaching Time – La nostra mente entra in ansia quando si focalizza su tematiche che non può controllare direttamente, come ad esempio la pressione di genitori e insegnanti e la vastità del programma”. Ma allora che cosa fare? ”Focalizzare obiettivi a breve termine tranquillizza la mente e placa l’ansia – continua la Giuffredi – Il programma è troppo vasto? Meglio concentrarsi sulla parte in cui si è più indietro e ridurre così la zone di rischio. L’insicurezza spesso ha un messaggio, va ascoltata per trasformarlo in un comportamento utile in questa fase, ma in ogni caso, bisogna concentrarsi sulle migliori risorse a disposizione: ci sono e bisogna solo dare loro la libertà di realizzarsi”.