Salute, traumi sportivi: i consigli dell’esperto per l’estate

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“Il primo errore da evitare, se non si è soliti correre è di mettersi in strada con ritmi sostenuti”

Il sole invita tutti a rimettersi in forma in vista dell’estate. Ma per farlo in maniera corretta e’ necessario affrontare i primi sforzi fisici con moderazione per non gravare troppo sul proprio sistema muscolo-scheletrico, scegliendo l’attivita’ fisica piu’ adatta a ciascuno. Prima di indossare le scarpe da running e percorrere chilometri di asfalto, insomma, e’ necessario farsi guidare dai consigli di un esperto. È per questo che l’Istituto Ortopedico ‘Gaetano Pini’ di Milano dedica il mese di giugno alla prevenzione dei traumi da sport: il professor Arturo Guarino, direttore della Traumatologia sportiva, sara’ a disposizione per rispondere alle mail dei cittadini inviate all’indirizzo traumasport@gpini.it. “Il primo errore da evitare, se non si e’ soliti correre- spiega Guarino, per anni medico sociale dell’Inter- e’ di mettersi in strada con ritmi sostenuti, ma fondamentale e’ una attenta valutazione clinica del proprio stato di forma, considerando vizi posturali, alterazioni degli assi di carico dei propri arti e morfologia della colonna vertebrale, questo soprattutto nei giovani. Quando gli anni avanzano non si rinunci allo sport e al movimento, ma con cognizione: una visita e’ importante per escludere alterazioni artrosiche delle articolazioni che devono sopportare il peso della persona, perche’ queste potrebbero risentirne significativamente, con serie conseguenze”.

-Quali attivita’ quindi e’ meglio consigliare a chi ha problemi alle articolazioni? “È necessario privilegiare attivita’ con ridotta sollecitazione gravitaria, come nuoto e acquagym- risponde il professor Guarino- e fare esercizi con stretching mirati come pilates. Gli sportivi piu’ allenati devono stare attenti agli sport che uniscono ‘velocita’ e arresti improvvisi’, come calcio e calcetto. Sollecitazioni di questo genere possono sottoporre le strutture capsulo-legamentose del ginocchio e della caviglia a gravosi compiti di stabilizzazione, che potrebbero evolvere verso rotture di tendini gia’ degenerati (achilleo- rotuleo-quadricipitale- legamenti crociati e collaterali) e portare a lesioni dei nostri ‘ammortizzatori naturali’, cioe’ menischi e cartilagini”. Per quanto riguarda i giovanissimi, prima di intraprendere una qualsiasi attivita’ sportiva, prosegue il direttore della Trumatologia sportiva dell’Istituto ‘Gaetano Pini’- andrebbe svolta “una valutazione auxologica, cioe’ quella specialita’ medica che studia e cura la crescita fisica della persona nell’eta’ evolutiva. Per bambini, ragazzi e giovani atleti e’ sempre consigliabile una valutazione della morfologia generale: attraverso una semplice visita in Traumatologia Sportiva e’ possibile delineare una accurata ‘mappatura’ fisica della persona e dare le indicazioni piu’ adatte sul tipo di sport da intraprendere. Gia’ dai 3-4 anni di eta’. Puo’ essere importante valutare, ad esempio, se un bambino ha tendenza alla scoliosi o se sono presenti problemi come sovrappeso- conclude Guarino- scarsa rappresentazione muscolare, dismorfismi degli arti e altro ancora”.

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