La Corea del Nord è cronicamente teatro di crisi alimentari
Una prolungata siccità potrebbe creare una nuova scarsità di risorse alimentari per la Corea del Nord.
Lo sostiene un rapporto del governo sudcoreano diffuso oggi, nel quale si paventa un calo del 10 per cento delle produzioni complessive di prodotti alimentari.
Se non vi dovessero essere precipitazioni entro luglio, la produzione di cereali potrebbe calare anche del 20 per cento rispetto all’anno scorso, ha spiegato il ministero dell’Unificazione di Seoul.
La Corea del Nord è cronicamente teatro di crisi alimentari. Si ritiene che centinaia di migliaia di persone siano morte durante una carestia nella seconda metà degli anni ’90. La distrubuzione del cibo, centralizzata, soffre inoltre di una cronica inefficienza. Secondo le Nazioni unite (Onu), fino al 70 per cento del paese non ha una sicurezza alimentare e il 28 per cento dei bambini sotto i cinque anni è denutrito. Alcune, parziali riforme agricole hanno migliorato il rendimento dei campi e, secondo il ministero sudcoreano, questo ha permesso che la siccità primaverile dello scorso anno intaccasse troppo la produzione di 4,8 milioni di tonnellate di cereali. Kim Jong Un, succeduto a fine 2011 al defunto padre Kim Jong Il, ha permesso ai coltivatori di tenere fino al 30 per cento della quota di raccolto e tutte le eccedenze. Lo scorso anno, poi, questa quota è stata portata al 60 per cento. Tuttavia quest’anno le prospettive sono peggiori, a causa della siccità prolunga e alla carenza di fertilizzanti.