Spazio, Cristoforetti: mi manca la leggerezza della gravità zero

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L’astronauta dell’Esa felice di essere rientrata sulla Terra ma dichiara “spero di non dimenticare quelle sensazioni”

“Non posso lamentarmi, il rientro è andato bene, e anche nell’immediato è andato tutto bene. Non ho avuto problemi vestibolari, mi sono adattata molto rapidamente”. E’ Samantha Cristoforetti, prima donna astronauta italiana dell’Esa, a confermare così, raggiunta telefonicamente dall’Adnkronnos al centro della Nasa di Houston, in Texas, di essere “tornata rapidamente terrestre”. “Nello spazio mi sono goduta la leggerezza della microgravità che è come volare ed io, – continua Samantha, capitano dell’Aeronautica militare italiana – ho sempre amato il volo. Spero di non dimenticare quella sensazione ma, purtroppo, ad appena una settimana dal rientro, già non riesco a ricordare tutte le sensazioni di come fluttuavo nello spazio”. Anche in orbita, racconta, “nel corso della missione, mi sembrava di non avere mai camminato, non ricordavo come si camminava con i piedi a terra”. Tornando al suo programma di riabilitazione, Samantha spiega che “i primi passi li ha mossi quasi subito ma -dice- ci vorrà tempo per altri fattori come, ad esempio, rimettere in attività i tanti piccoli muscoletti che sono nella schiena e che sostengono la postura, permettendoci di stare seduti dritti, di tenere la schiena dritta”. “Nello spazio -sottolinea- , è molto difficile allenare questi piccoli muscoli, contrariamente ai muscoli più grandi che teniamo in attività in orbita grazie ad un intenso programma ed a specifiche ginnastiche”. “La riabilitazione completa quindi richiederà diverse settimane, forse mesi” riferisce Astrosamantha.

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