Le minuscole lampadine aprono la strada alle comunicazioni ottiche basate sul grafene: potrebbero essere impiegate per illuminare i futuri display super sottili
E’ stata accesa la lampadina piu’ piccola del mondo. E’ un filamento dalle dimensioni di pochi atomi ed e’ fatta di grafene, il materiale piu’ sottile ottenuto dalla comunissima grafite, di cui sono fatte le mine delle matite. Descritto sulla rivista Nature Nanotechnology, il risultato si deve al gruppo di ricerca coordinato da Young Duck Kim, della Columbia University a New York. Minuscole lampadine di grafene potrebbero illuminare i futuri display super sottili, flessibili e trasparenti, e aprono la strada alle comunicazioni ottiche basate sul grafene. I ricercatori hanno attaccato filamenti di grafene, dello spessore di un atomo di carbonio, a elettrodi metallici. Ai filamenti e’ stata applicata una corrente elettrica che li ha fatti riscaldare: il grafene ha raggiunto temperature superiori ai 2.500 gradi che lo hanno fatto brillare cosi’ intensamente che la luce emessa e’ visibile anche ad occhio nudo. Gli autori sono ritornati allo stesso materiale, il carbonio, usato dallo stesso Thomas Edison, l’inventore della lampadina nei suoi primi esperimenti: ”Edison – sottolinea il fisico Yun Daniel Park, dell’universita’ di Seul che ha partecipato alla ricerca – all’inizio ha utilizzato il carbonio come filamento per la sua lampadina, ma ora usiamo la sua forma piu’ pura e al suo limite della dimensione massima, solo un atomo di spessore”. A fare la differenza, rispetto al carbonio usato da Edison, e’ il modo in cui il grafene conduce il calore che gli permette di raggiungere temperature elevate senza fondere gli elettrodi di metallo: quando si riscalda le alte temperature si limitano alla parte centrale e non a tutto il filamento.