Tumori: cellule addestrate a trovare e a uccidere il cancro, nuove cure allo studio

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“Si tratta di terapie basate sull’utilizzo di cellule immuni isolate dal paziente che vengono rieducate e addestrate a riconoscere ed uccidere il tumore per poi essere re-infuse nel paziente stesso”

Ripristinare e potenziare le naturali risposte del nostro sistema immunitario nei confronti delle cellule tumorali, ‘addestrando’ alcune cellule a scovare ed uccidere il cancro. E’ una delle ‘strade’ di ricerca che sta percorrendo l’équipe della Bio-Immunoterapia dei Tumori del Cro di Aviano e di cui si parla al congresso della Società italiana cancerologia, in corso a Firenze. “Si tratta – spiega Riccardo Dolcetti, direttore dell’equipe di Aviano e past presidente della Società scientifica – di terapie basate sull’utilizzo di cellule immuni isolate dal paziente che vengono rieducate e addestrate a riconoscere ed uccidere il tumore per poi essere re-infuse nel paziente stesso”. Il tema è al centro dell’agenda dei lavori congressuali che punta ad approfondire i più recenti studi sulle nuove e promettenti terapie innovative, come l’immunoterapia e i farmaci a bersaglio molecolare, che si sono dimostrati efficaci contro tipologie di tumore difficilmente controllabili fino a poco tempo fa. Gli esperti riuniti a Firenze, provenienti da 50 Paesi, si stanno confrontando sui temi caldi dell’oncologia, dallo sviluppo di nuovi farmaci, ai meccanismi di resistenza e alle modalità per superarla e, infine, a come combinare tra loro le nuove strategie terapeutiche per aumentarne l’efficacia e la tollerabilità. “Problematiche indagate attivamente anche dai ricercatori del Cro, in buona parte presenti al convegno – prosegue Dolcetti – che stanno ottenendo risultati molto promettenti “. I farmaci cellulari cui fa riferimento Dolcetti debbono però essere prodotti in strutture adeguate e debitamente autorizzate. “Va da sé – ha concluso il responsabile della Bio-Immunoterapia del Cro – che lo sviluppo del progetto, il cui schema i lavoro e i fondi sono già disponibili da tempo, è condizionato dall’approvazione regionale, che dovrebbe auspicabilmente giungere in tempi brevi”.

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