Zoologia: un “granchio yeti” si aggira tra i ghiacci dell’Antartide

MeteoWeb

Lungo tra 0,5 e i 15 cm di lunghezza, abita in una nicchia abitale tra le acque gelide vicino all’East Scotia e quelle molte calde che sgorgano dalle sorgenti

Tra i ghiacci dell’Antartide si aggira uno yeti, ma niente paura: a vagare nelle gelide distese non e’ la famosa creatura leggendaria, ma una nuova specie di granchio scoperta dagli scienziati. Il crostaceo, proprio come l’uomo delle neve, e’ bianco e coperto da peluria; e’ la terza specie nota di granchio yeti, un gruppo di crostacei scoperti per la prima volta nel Pacifico orientale, ma la prima ad essere trovata in Antartide. Il granchio, chiamato Kiwa tyleri in onore del biologo britannico Paul Tyler, e’ stato scoperto dagli scienziati nel 2010 nelle sorgenti idrotermali dell’East Scotia Ridge ad oltre 2.600 metri di profondita’; ora gli studiosi ne hanno pubblicato la descrizione scientifica sulla rivista Plos One. Lungo tra 0,5 e i 15 cm di lunghezza, abita in una nicchia abitale tra le acque gelide vicino all’East Scotia e quelle molte calde che sgorgano dalle sorgenti. In un habitat cosi’ ostile, il granchio yeti non puo’ che contare su stesso anche per il cibo: si nutre infatti dei batteri che riesce a catturare proprio grazie alla peluria del suo corpo

Condividi