Sarà il parco solare più grande di tutta la Cina: si estenderà per circa 2550 ettari e genererà energia per 200 megawatt portando corrente e elettrica a circa un milione di abitazioni: l’ambizioso progetto green cinese verrà realizzato nel deserto di Gobi
Sono cominciati i lavori di costruzione in Cina del parco solare piu’ grande del Paese. Il nuovo impianto sorgera’ nel deserto dei Gobi, a Golmud, una localita’ della provincia nord-occidentale del Qinghai, e si estendera’ per 2550 ettari. La centrale, scrive l’agenzia Xinhua, generera’ energia per 200 megawatt e portera’ corrente elettrica in un milione di abitazioni. A realizzare l’impianto sara’ la Qinghai Solar Thermal Power Group. Tra gli effetti, la nuova centrale avra’ quello di ridurre il consumo di carbone di 4,26 milioni di tonnellate all’anno, secondo i calcoli della stessa azienda, con un taglio alle emissioni di Co2 di 896mila tonnellate all’anno, grazie all’utilizzo di un sistema di eliostati, specchi in grado di concentrare le radiazioni solari, che convertiranno in energia la luce del sole. Ancora non e’ stata stabilita una data per la fine dei lavori. La Cina sta investendo nel solare con grandi impianti fotovoltaici per la produzione su larga scala, anche se questo tipo di progetti incontra ancora difficolta’ ad affermarsi a causa di problemi di trasmissione dell’energia, soprattutto nel nord-ovest del Paese, tra le aree piu’ povere della Cina. Circa il 70% dei pannelli solari installati nella provincia nord-occidentale del Gansu sarebbero inutili, secondo uno studio pubblicato sull’Economic Information Daily, a causa di una carenza degli impianti di trasmissione della corrente generata dai maxi-impianti. Nel nord-ovest del Paese, e in particolare nel Gansu, si trovano alcuni tra i maggiori impianti solari, come quello di Dunhuang, che ha triplicato la propria estensione negli ultimi tre anni, secondo le immagini satellitari diffuse il mese scorso. La dispersione dell’energia prodotta dai grandi impianti ha inciso anche sui finanziamenti: Export-Import Bank of China ha tagliato i prestiti per la realizzazione di impianti proprio nel Gansu, favorendo invece, gli investimenti nelle aree del Qianghai e del Tibet.