Dopo il caldo record violenti temporali flagellano Germania e Polonia, “bow echos” e “supercelle” in azione a nord delle Alpi

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Violenti temporali flagellano la Germania, la Repubblica Ceca e la Polonia

Dopo il caldo record dei giorni scorsi, come previsto, l’arrivo di aria più temperata e molto umida dal nord Atlantico ha favorito lo scoppio di violenti temporali e persino “supercelle” fra la Germania centro-settentrionale, il nord della Repubblica Ceca e l’estremo settore occidentale della Polonia. Prima di aggirare, sul bordo più settentrionale, l’imponente anticiclone di blocco ad “Omega” che si è attestata fra l’Europa centrale e la Scandinavia, il ramo principale del “getto polare” si è trovato a transitare sul nord della Germania, sopra un denso strato di aria piuttosto calda e secca (d’estrazione sub-tropicale continentale), che da giorni ha stazionato sopra i bassopiani di Francia e Germania, scaldandosi ulteriormente per effetto della prolungata insolazione diurna e dei fenomeni di “Subsidenza atmosferica“, tipici del promontorio anticiclonico sub-tropicale, che hanno compresso le masse d’aria verso i bassi strati, asciugandola ulteriormente.

Cumulonembo temporalesco fotografato dal finestrino di un aereo di linea
Cumulonembo temporalesco fotografato dal finestrino di un aereo di linea

Questo abbassamento di latitudine del “getto polare” sopra dell’onda di calore che dalla Spagna risaliva fino al nord della Germania e al mar Baltico, associandosi ad elevati valori “cape”, ha di colpo innescato grandi turbolenze che si sono estese rapidamente fino ai limiti superiori della troposfera, agevolando la formazione di moti convettivi davvero violenti. Nel corso del pomeriggio di ieri, durante il picco dell’insolazione diurna, si sono così improvvisamente formati dei forti temporali, caratterizzati da forti “updrafts”, visto il potenziale termico presente nei bassi strati (aria molto calda d’origine sub-tropicale continentalizzata) che ha contribuito a far esplodere verso l’alto i cumulonembi, facendogli raggiungere delle altezze considerevoli, oltre i 12-13 km. Salendo a quote particolarmente elevate le incudini dei cumulonembi sono state investite dai violentissimi venti del “getto”, portandosi a notevole distanza dalla base dei cumulonembi, divergendo verso nord-est e assumendo il tipico asse obliquo, ben identificabile dalle moviole satellitari, causando anche una importante perdita di aria (dalla sommità) sospinta dal “getto“ stesso.

In questi casi, per la perdita di molta aria pilotata dai bassi strati dai moti ascensionali, la “Cellula temporalesca” è costretta a richiamare altra aria calda dall’ambiente circostante, intensificando notevolmente il temporale che può divenire veramente forte, apportando precipitazioni molto forti accompagnate da impetuose raffiche di vento prodotte dai “downbursts” (forti correnti discendenti che raggiungono il suolo e tendono a divergere orizzontalmente in più direzioni). Nel caso di ieri gli elevatissimi valori cape hanno giocato un ruolo fondamentale nel far scoppiare diversi sistemi convettivi a mesoscala che progredendo verso l’est della Germania hanno assunto le tipiche caratteristiche dei “bow echo”. Ossia i tipici temporali associati a “Squall Line” che durante la loro evoluzione assumono la forma di un arco.

Una delle tante “supercelle” osservate ieri sul territorio tedesco

Questi sistemi temporaleschi, evolvendosi perfettamente in linea retta, possono dare origine a violentissimi temporali, con potenti “downbursts”, e occasionali trombe d’aria, causando gravi danni. Questi fenomeni temporaleschi spesso rappresentano delle vere e proprie linee temporalesche, o meglio estese “linee di groppo”, che possono estendersi per centinaia di miglia, causando numerosi danni a seguito dei forti rovesci di pioggia, delle grandinate, dei rapidi e improvvisi colpi di vento prodotti dai “downbursts” (che possono raggiungere l’intensità di un uragano se l’ambiente è circondato da masse d’aria estremamente calde). E proprio quello che sta succedendo in queste ore fra la Germania orientale, l’est della Repubblica Ceca e la Polonia occidentale, dove nella tarda serata di ieri, i fortissimi moti convettivi prodotti dallo sconfinamento del ramo principale del “getto polare” sopra l’onda di calore, da giorni stazionante sopra i bassopiani dell’Europa centrale, hanno fatto scoppiare diversi sistemi temporaleschi a mesoscala che hanno presentato al loro interno i cosiddetti “bow echos”, temporali associati a “Squall Line” che assumono la classica forma di un arco, e dove si manifestano, spesso davanti il muro che precede i forti rovesci di pioggia, violentissimi “downbursts”.

Uno di questi ha colpito l’area attorno la città di Kayserslautern, dove il temporale è stato preceduto da forti raffiche di vento che hanno sradicato diversi alberi e creato non pochi disagi. La “Squall Line”, che ha assunto la caratteristica di “bow echo”, ha attraversato si è poi spostata verso est, spostandosi verso l’ovest della Polonia e il nord della Repubblica Ceca, con forti rovesci e temporali di moderata e forte intensità, accompagnati da una intensa attività elettrica, che hanno colpito la città di Liberec e le città più importanti della Polonia sud-occidentale. Nel corso del pomeriggio odierno, invece, sia la Polonia orientale che parte della Bielorussia e il settore più occidentale dell’Ucraina rischiano di essere colpiti da nuovi violenti fenomeni temporaleschi, per via dell’afflusso in quota, nella media troposfera, di masse d’aria più fresche che inaspriranno sensibilmente il “gradiente termico verticale”, favorendo il potenziale scoppio di temporali di moderata o forte intensità. Soprattutto sul settore più orientale della Polonia, lungo il confine con la Bielorussia e l’Ucraina occidentale, dove sarà più probabile lo sviluppo di sistemi temporaleschi alla mesoscala piuttosto intensi.

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