Eccezionale scoperta della NASA: ecco l’esopianeta Kepler-452b gemello della Terra

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La scoperta è stata presentata nell’ambito del nuovo catalogo rilasciato dal team della missione Kepler, che aggiunge 500 nuovi candidati esopianeti ai quasi 4200 già individuati dall’osservatorio orbitante della Nasa in quattro anni di attività

Oggi la Nasa, nel corso di una conferenza stampa, ha annunciato la scoperta di un pianeta, dal diametro inferiore al doppio di quello terrestre, e che si trova ad orbitare a una stella straordinariamente simile al Sole. E, per completare il quadro, la distanza tra pianeta e stella madre è la stessa di quella che separa la Terra dal Sole. Il pianeta si trova dunque in zona abitabile, come evidenzia il profilo del gemello della Terra tracciato da Media Inaf, il notiziario online dell’Istituto nazionale di astrofisica.
Si tratta di Kepler 452b, che orbita attorno a una stella dalle caratteristiche molto simili al nostro Sole, a 1400 anni luce dal nostro sistema, nella Costellazione del Cigno. In più Kepler 452b orbita intorno alla sua stella (in 385 giorni) a una distanza di circa 150 milioni di chilometri, la stessa che separa la Terra dal Sole.
La scoperta è stata presentata nell`ambito del nuovo catalogo rilasciato dal team della missione Kepler, che aggiunge 500 nuovi candidati esopianeti ai quasi 4200 già individuati dall`osservatorio orbitante della Nasa in quattro anni di attività, e nonostante i suoi recenti problemi operativi.
Il telescopio spaziale Kepler identifica i possibili pianeti osservando diminuzioni periodiche nella luminosità delle stelle.
spazio sistema solareTuttavia, la conferma che questi fenomeni siano associati effettivamente al transito di pianeti davanti alla loro stella madre richiede osservazioni da parte di altri strumenti, in genere alla ricerca di piccoli spostamenti nel movimento dei delle stelle. Va comunque ricordato il fatto che la stragrande maggioranza dei candidati scoperti di Kepler si sono poi rivelati essere effettivamente dei pianeti.
“Tra i candidati pianeti transitanti individuati dall`ultima analisi dei dati della missione, Kepler-452b non si trova solamente alla distanza giusta, ma è stato finalmente individuato attorno a una stella davvero vicina come caratteristiche al nostro Sole – commenta Alessandro Sozzetti, ricercatore dell`Inaf-Osservatorio astronomico di Torino -. In termini di somiglianza alla nostra Terra, Kepler-452b batte Kepler-22b, il primo gemello del nostro pianeta scoperto da Kepler quattro anni fa. La procedura di validazione dei dati Kepler sfortunatamente permette solo di verificare che l`oggetto non è un impostore (o falso positivo) e di determinarne con precisione il raggio. Per comprendere esattamente quale sia la sua composizione, e finalmente stabilire se sia davvero un pianeta di tipo roccioso come la nostra Terra, è necessaria una misura della sua massa (che combinata con una misura del raggio dà accesso a una stima della densità dell`oggetto), che può avvenire solo indirettamente misurando le variazioni periodiche nel moto stellare indotte dal pianeta. Per Kepler-452b, l`ampiezza di tale moto è probabilmente dell`ordine di 10 cm/s, un ordine di grandezza inferiore allo stato dell`arte (1 m/s) oggi raggiunto con strumenti quali HARPS-N sul Telescopio Nazionale Galileo. La misura effettiva della massa di Kepler-452b è quindi un obiettivo non semplice da realizzare, richiederà innovazioni tecnologiche per spingere la precisione delle misure ben oltre i limiti odierni”.
Ulteriori vantaggi potranno venire nel decennio futuro dalla possibilità di individuare pianeti transitanti come Kepler-452b ma attorno a stelle più brillanti e più vicine al nostro Sole rispetto a quelle osservate da Kepler, che verrà fornita dalla missione Plato di ESA, il cui lancio è previsto nel 2024.

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