Ecco come le grandi eruzioni vulcaniche hanno cambiato il clima mondiale

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Le grandi eruzioni della storia hanno cambiato il clima segnando la storia del pianeta: ecco come

Dai ghiacci dell’Antartide e della Groenlandia riemerge la storia delle 300 eruzioni vulcaniche che hanno segnato il clima e la storia dell’uomo, dall’antica Roma ad oggi. I vulcani dei tropici e delle alte latitudini sono stati infatti il principale fattore di cambiamento del clima del nostro emisfero negli ultimi 2500 anni, e hanno contribuito a pestilenze e carestie. Descritto sulla rivista Nature, lo studio, coordinato da Michael Sigl, del Desert Research Institute di Reno in Nevada, fa una nuova cronologia di 300 grandi eruzioni vulcaniche, fino agli antichi romani. Gia’ si sapeva che le particelle emesse dai vulcani nell’atmosfera hanno fatto da scudo alle radiazioni solari, portando ad un raffreddamento del clima.

Possibile rappresentazione dell'eruzione del Tambora. Riferimento sconosciuto.
Possibile rappresentazione dell’eruzione del Tambora. Riferimento sconosciuto.

Ma i ricercatori in questo caso hanno abbinato i dati climatici ricavati dagli anelli dei tronchi degli alberi all’attivita’ vulcanica, sulla base delle informazioni ottenute da 20 carote di ghiaccio estratte in Groenlandia e Antartide, e l’analisi dei solfati vulcanici. Hanno cosi’ dimostrato che 15 delle 16 estati piu’ fredde registrate tra il 500 a.C. e il 1000 d.C. si sono avute dopo grandi eruzioni vulcaniche. Hanno inoltre rivisto la cronologia delle carote di ghiaccio, mostrando che i dati dovrebbero essere modificati di 7 anni. Risultati che risolvono anche l’annosa diatriba sulle cause di una delle piu’ gravi crisi climatiche della storia, partita con la ‘misteriosa nube’ di 18 mesi osservata nel Mediterraneo nel 536 d.C., prodotta da una grande eruzione nell’emisfero settentrionale. Il raffreddamento iniziale fu acuito dalla eruzione di un secondo vulcano ai tropici 4 anni dopo. Uno schema che e’ durato almeno 15 anni, con perdite dei raccolti e carestie, che hanno contribuito all’epidemia alla peste di Giustiniano nel 541-543 d.C. Secondo i ricercatori alcune potenti eruzioni, e il raffreddamento prodotto, sono collegate alle pestilenze del sesto secolo, le carestie e i problemi socioeconomici avutisi in Europa, Asia e Centro America.

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