La voglia di fresco potrebbe fare lo sgambetto a 7 italiani su 10, che sono a rischio sbalzo termico da aria condizionata
In una delle estati piu’ calde degli ultimi 30 anni tutti cercano il piu’ possibile un po’ di refrigerio. Ma, con il grande esodo estivo, secondo gli esperti “la voglia di fresco potrebbe fare lo sgambetto a 7 italiani su 10, che sono a rischio sbalzo termico da aria condizionata”. E’ quanto emerge da uno studio di In a Bottle (www.inabottle.it) condotto su circa 60 esperti tra medici e nutrizionisti. “Le temperature eccessivamente basse in auto – commentano gli specialisti – possono portare a disidratazione, laringiti e faringiti e, unite all’escursione termica dell’esterno, alterare lo stato di salute delle vie respiratorie e far insorgere anche gli effetti del colpo di calore”. A questo si aggiungono anche altri ‘errori’ di chi si prepara a partire, come ad esempio un’alimentazione poco bilanciata, “che rischia di impattare negativamente sul viaggio verso le meritate vacanze”. Riguardo alla partenza, poi, pare che la cosiddetta ‘partenza intelligente’ non sia affatto tale: “Gli italiani al massimo cercano di tenere conto dell’orario per evitare di restare incastrati nelle ore di punta, ma sono poco attenti al proprio stato fisico”. Con il risultato che, secondo gli esperti, i viaggiatori si dividono in due grandi categorie: “Chi parte a stomaco vuoto pur di non perdere un secondo di vacanza, e chi mangia in maniera spropositata per evitare di avere fame in viaggio”. Altro errore e’ quello di non pensare all’acqua per far fronte al caldo e alla disidratazione. “Se le condizioni di viaggio sono ottimali e se l’aria condizionata e’ regolata a un livello adeguato – conclude Luca Piretta, specialista in Scienza della Nutrizione Umana all’Universita’ La Sapienza di Roma – e’ opportuno bere ogni due ore 150-200 cc di acqua. Se invece le condizioni sono piu’ intense, tale quantita’ e’ consigliata anche ogni ora”.