Potranno “consegnare” nelle zone più isolate ed impervie pacchi postali, farmaci e campioni di laboratorio
La Posta Svizzera ha iniziato questo mese a testare l’utilizzo di droni nel Canton Berna. I “postini volanti” potranno in futuro consegnare pacchetti in zone isolate dal maltempo, portare farmaci d’emergenza in paesi di montagna difficilmente raggiungibili o effettuare il trasporto urgente di campioni di laboratorio, hanno annunciato oggi le Poste in una conferenza stampa. I test, diretti soprattutto a verificare l’utilizzo in diverse condizioni meteo, vengono sono svolti nell’ambito di un progetto comune con Swiss WorldCargo, l’unità per il trasporto aereo di Swiss, e Matternet, un’azienda produttrice di droni con sede in California. Per concretizzare l’utilizzo di droni bisognerà però prima chiarire le condizioni quadro legali e alcuni limiti tecnici, come la breve durata delle batterie, ha precisato la Posta svizzera, secondo la quale un utilizzo commerciale su larga scala non potrà avvenire prima di cinque anni. Nella fase pilota si utilizzeranno droni Matternet-One, particolarmente adatti al recapito di piccoli invii. Questi dispositivi sono estremamente leggeri e sufficientemente potenti per trasportare con un’unica ricarica di batteria un chilogrammo per dieci chilometri, ha specificato la Posta. Il drone vola autonomamente e segue rotte sicure e ben definite. I “postini volanti” vengono manovrati attraverso un’applicazione per iPhone, ha spiegato il CEO e fondatore di Matternet Andreas Raptopoulos. Basta introdurre la destinazione, o meglio le coordinate, e il drone cerca da solo la strada, tenendo in considerazione il terreno, l’aria e le condizioni meteo. È comunque irrealistico pensare che i droni possano rimpiazzare in futuro i postini e assumersi l’intero servizio di consegna pacchi, ritiene il direttore di PostLogistics Dieter Bambauer. “Con oltre 500.000 pacchetti postali al giorno è inimmaginabile nel nostro piccolo spazio aereo già oggi sovraccarico”, ha aggiunto.