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Alghe sulla spiaggia di Pescara, gli esperti spiegano: “è un fenomeno naturale, in diminuzione rispetto agli anni ’80 e ’90′”
“Un fenomeno naturale che non presenta rischi di sorta per l’uomo”, assicura l’Arta, la presenza di macro-alghe, a tratti, lungo il litorale abruzzese e in particolare, nella settimana dal 6 al 12 luglio a sud del Porto di Pescara. “Si tratta della comune Ulva lactuca, conosciuta anche come lattuga di mare, un’alga della famiglia delle Ulvaceae, comune in Adriatico e in tutto il Mar Mediterraneo. Anche questa proliferazione e’ causata dal caldo che incrementa l’attivita’ metabolica (e quindi quella riproduttiva e di crescita), favorita anche dai nutrienti trasportati dal fiume Pescara”.
L’Arta aggiunge che il fenomeno che “si ripete da decenni ed e’ in diminuzione soprattutto da quando e’ stato ridotto o eliminato il fosforo dai detergenti: negli anni ’80 e ’90 il mare pescarese presentava ovunque distese formidabili di tali alghe“. “Per curiosita’ – prosegue l’Arta – possiamo dire che con la lattuga di mare molti popoli fanno un ottimo compost per l’agricoltura e che a Venezia si produce una pregiata ed elegante carta-alghe. La presenza di macroalghe e’ meno fastidiosa di quella delle micro-alghe perche’ le prime possono essere raccolte ed avviate al compostaggio o a smaltimento, cosa impossibile a farsi con le alghe microscopiche. Il Comune di Pescara, infatti, sta provvedendo alla ripulitura delle tonnellate di alghe spiaggiate nella zona sud”. Sempre in data 06/07/15, l’Arta ha effettuato il previsto monitoraggio mensile per la balneazione i cui risultati analitici sono consultabili sul sito Arta stesso e sul portale Acque del Ministero della Salute