Una discontinuità della tropopausa evolverà in depressione sul basso Tirreno, rischio di improvvisi e intensi temporali fra Alpi, Sardegna e Sicilia
Non solo caldo, afa opprimente con temperature largamente sopra le medie stagionali. In questi giorni sulle nostre regioni si concretizzerà pure il rischio di temporali di calore, localmente anche molto intensi. Soprattutto lungo l’arco alpino, sui monti più interni della Sardegna e da domani persino su parte delle regioni più meridionali. La causa di questa graduale destabilizzazione della colonna d’aria sta nel passaggio di una modesta discontinuità della tropopausa dinamica, ben evidente alla quota isobarica di 500 hpa, che dal mar di Sardegna tenderà a posizionarsi sopra l’omonima isola, evolvendosi in una circolazione depressionaria strutturata nella media troposfera.
Dall’analisi degli ultimi aggiornamenti dei principali modelli di calcolo si evidenzia come questa discontinuità della tropopausa dinamica, spostandosi a ridosso della Sardegna, si trasformerà in una depressione molto “lasca”, priva di un significativo “gradiente barico” nei bassi strati ed inserita in un’area di alti geopotenziali alla quota di 500 hpa. Pertanto anche sotto l’ambito previsionale, dato il contesto relativamente stabile della colonna d’aria, non sarà del tutto facile indicare le aree che saranno interessate dallo scoppio dei fenomeni temporaleschi più intensi nelle ore pomeridiane e serali. Quel che si sa di certo è che questa depressione in quota, con un minimo molto “lasco” al suolo e una vorticità positiva non particolarmente elevata in quota, riuscirà a instabilizzare la colonna d’aria sia lungo l’area alpina e prealpina, che sulla Sardegna, dove nelle ore pomeridiane l’intenso “forcing” termico, ereditato dalla persistenza dell’aria molto calda e umida nei medi e bassi strati, agevolerà lo sviluppo di intensi moti convettivi, favorendo la nascita di temporali sparsi, localmente intensi, tra Alpi, Prealpi e rilievi dell’entroterra sardo.
Nel corso della giornata di giovedì questa discontinuità della tropopausa, ormai evoluta in una modesta circolazione depressionaria in quota, si sposterà verso le calde acque superficiali del basso Tirreno, determinando una notevole intensificazione dell’instabilità “termoconvettiva” fra Alpi, Prealpi, monti della Sardegna e persino sull’entroterra della Sicilia, dove nelle ore pomeridiane si svilupperanno imponenti “Cellule temporalesche”, capaci di scaricare forti rovesci di pioggia, con rischio di locali grandinate e forti colpi di vento. Nelle ore serali e notturne, invece, il grosso dell’instabilità si accenderà proprio in mare aperto, grazie all’enorme serbatoio di “energia potenziale” a disposizione della superficie marina del Tirreno (CAPE fino a 4000 J/kg), con il possibile innesco di forti moti convettivi (correnti ascensionali molto intense) che alimenteranno lo sviluppo di imponenti annuvolamenti cumuliformi, forieri di rovesci e temporali isolati.
Alcuni di questi temporali marittimi, dopo essersi sviluppati in mare aperto, si potranno muovere in direzione delle coste della Sicilia settentrionale e della Calabria tirrenica, dando luogo a brevi ma intensi acquazzoni. Specie nella mattinata di venerdì lungo i litorali della Calabria tirrenica e probabilmente pure sulle coste del messinese tirrenico, dove localmente si potrebbero verificare forti manifestazioni temporalesche, con precipitazioni accompagnate da elevati indici di rain/rate.