“Voglio che la mia città continui a vivere, siamo fortunati che non si siano stati né morti e né feriti”, ha dichiarato il sindaco di Rossano
“La prima stima che abbiamo fatto ammonta a quattro milioni di euro ma ancora non è ufficiale perché l’abbiamo preparata in fretta e in furia in vista della riunione del Consiglio dei Ministri del 27 agosto per la dichiarazione dello stato di emergenza”. Lo ha dichiarato il sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti, poco prima dell’inizio della riunione convocata in prefettura a Cosenza. “Io intanto -ha aggiunto- chiedo interventi urgenti per tutti quei cittadini che hanno perso la casa e gli arredi. Non possiamo aspettare l’aiuto economico dello Stato, penso che quello che va fatto, vada fatto con urgenza. Chiederò inoltre alle forze dell’ordine di coadiuvarmi in alcune operazioni che voglio fare, ovvero ordinanze di ripristino dello stato dei luoghi perché tanti privati hanno modificato i corsi d’acqua intubandoli e creando seri problemi alla comunità”. Sulle cause dell’alluvione, Antoniotti ha poi affermato: “Gli argini dei torrenti andavano monitorati e vigilati da qualcuno, andavano manutentati. Questo non è stato fatto e dato che sono vecchi non hanno retto. La responsabilità è degli enti sovracomunali, non del sindaco. Ma comunque sarà poi la Procura ad accertare le responsabilità”. Antoniotti è ottimista, “andiamo avanti, ci stiamo rimboccando le maniche”. Non ha voluto interrompere le manifestazioni estive perché la comunità possa tornare alla normalità anche se proprio nel momento più pieno della stagione turistica i danni alle attività commerciali sono ingenti. “Voglio che la mia città continui a vivere, siamo fortunati che non si siano stati né morti e né feriti”, ha concluso.