Il Ferragosto, festa degli eccessi e del divertimento, ci regala gustosi piatti tipici regionali: dagli zitoni campani, agli sgnocchi al sugo d’oca umbri, dal galletto ripieno pugliese al pollo in umido coi peperoni romano, c’è tempo anche per divertenti proverbi
Tra falò e festeggiamenti, il Ferragosto, festa degli eccessi e del divertimento, è ormai arrivato. Nonostante sia spesso associato a scampagnate, colazioni al sacco, piatti pratici e freschi e grigliate in spiaggia, anche il Ferragosto ha i suoi piatti tipici regionali che chi ama le tradizioni rispetta con attenzione… senza badare alle calorie. Nel giorno in cui tutto è concesso, sulle tavole campane non possono mancare gli zitoni di Ferragosto, tipici della Costiera Amalfitana; mentre nella verdeggiante Umbria è tempo di gnocchi al sugo d’oca, un piatto legato alla mietitura. Quando i contadini si aiutavano reciprocamente per alleggerire il lavoro dei campi, le massaie preparavano un ricco ragù con la carne delle oche con cui condire gli gnocchi fatti in casa.
E se in Puglia è tempo di galletto ripieno con farcia a base d’uova, salame, pepe, prezzemolo, aglio a pezzi e formaggio, nella Capitale non può mancare il pollo in umido con i peperoni, un classico della cucina romana col sugo che invita alla scarpetta. Piccione arrostito in Toscana (forse piatto di derivazione carolingia), margheritine di Stresa per addolcire le tavole del Piemonte, taralli di Ferragosto in Campania, biscotti di Mezz’agosto in provincia di Grosseto, Gelo di Melone (anguria)in Sicilia. Dalla caponata di melanzane siciliana, alle frittole di maiale calabresi, dal coniglio all’ischitana tipico dell’Isola del Golfo di Napoli, alle lumache di Belluno, di certo, anche il pranzo di Ferragosto è ricco e variegato, meglio se vissuto con amici o parenti, gustando, insieme, le specialità delle diverse cucine regionali.