I fossili rinvenuti saranno protagonisti della Settimana del Pianeta Terra in programma solo in Italia dal 18 al 25 di Ottobre
“Rinvenuti numerosi fossili nelle rocce di Capo Rama, nel comune di Terrasini in Sicilia. Si tratta di grandi molluschi bivalvi del genere Megalodon e che consentono di datare le stesse rocce a 200 milioni di anni fa. Questi molluschi possedevano gusci molto spessi”. Lo ha affermato Maria Emanuela Palmisano del Museo di Storia Naturale di Terrasini.
“Nelle rocce si rinvengono parecchie sezioni trasversali di queste conchiglie con la caratteristica forma a cuore o a zoccolo di cavallo. Queste strane impronte – ha concluso Palmisano – nelle leggende popolari sono state interpretate come impronte degli zoccoli del diavolo.
Il promontorio di Capo Rama dunque presenta importanti peculiarità geologiche, sedimentologiche e paleontologiche. Le rocce infatti rappresentano la testimonianza dell’esistenza di un ambiente di tipo tropicale con grandi lagune di retroscogliera a moderata energia del moto ondoso, bordate da corpi rocciosi costituiti da coralli, grandi molluschi bivalvi, spugne ed alghe ad impalcatura calcarea, interessata da occasionali eventi di tempesta”.
Grazie al Museo di Storia Naturale di Terrasini , i fossili rinvenuti saranno protagonisti della Settimana del Pianeta Terra in programma solo in Italia dal 18 al 25 di Ottobre ed organizzata da Silvio Seno dell’Università di Pavia, Rodolfo Coccioni dell’Università di Urbino con i più importanti Enti di ricerca esistenti in Italia.