Ricercatori dell’università di Sheffield sono riusciti a controllare e dirigere uno speciale farmaco iniettabile con un virus capace di uccidere il cancro, usando la risonanza magnetica
La risonanza magnetica, oltre a individuare il tumore, puo’ anche aiutare a curarlo, soprattutto nei casi piu’ complicati. Lo hanno verificato i ricercatori dell’universita’ di Sheffield, che, come riporta la Bbc, sono riusciti a controllare e dirigere, in aree difficili da raggiungere chirurgicamente, uno speciale farmaco iniettabile con un virus capace di uccidere il cancro, usando la risonanza magnetica. Lo studio e’ stato condotto sui topi, e quindi serviranno ulteriori sperimentazioni, ma la speranza e’ che si possa arrivare a innovare completamente il modo in cui i medici potranno trattare tumori difficili o impossibili da rimuovere chirurgicamente, come quelli al cervello, il midollo osseo e quelli diffusi in tutto il corpo. Un vantaggio del nuovo metodo e’ che sembra concentrarsi sulle cellule tumorali con piccoli danni ai tessuti sani circostanti, il che significa meno effetti avversi per i pazienti. I ricercatori hanno testato il metodo su topi con cancro alla prostata e metastasi ai polmoni, usando uno speciale farmaco, composto da globuli bianchi umani modificati per trasportare un virus in grado di uccidere il tumore. Prima di iniettarlo, lo hanno ‘magnetizzato’ caricandolo con delle microscopiche particelle di ferro. Una volta iniettato negli animali, i ricercatori sono stati in grado di usare i potenti magneti dell’apparecchio della risonanza per controllare la direzione del farmaco. ”Servono ulteriori studi – commenta Munitta Muthana, coordinatore dello studio – ma speriamo di partire presto con sperimentazioni sui pazienti. La terapia nei topi dura dai 30 ai 60 minuti, ma speriamo di poter ridurre il tempo che il paziente deve trascorrere dentro l’apparecchio della risonanza”.