I disturbi legati al sonno sono tra i sintomi della depressione
Piu’ esercizio fisico per alleviare i disturbi del sonno, in particolare l’eccessiva sonnolenza durante il giorno, spesso associata alla depressione e frequente compagna dell’invecchiamento. A mostrarlo e’ uno studio della University of Texas Southwestern Medical Center. “I disturbi legati al sonno sono tra i sintomi della depressione. Quest’ultima, anche a causa di allettamento, solitudine e malattie, e’ un problema che, nelle forme gravi, riguarda almeno un anziano su dieci. Nelle forme meno gravi circa tre su dieci”, specifica all’ANSA Patrizia Mecocci, ordinario di geriatria all’Universita’ di Perugia. I ricercatori statunitensi hanno esaminato i campioni di sangue di 100 persone con depressione prima e dopo l’intervento che consisteva nel condurre attivita’ fisica per 12 settimane. Hanno cosi’ potuto individuare due marcatori biologici legati alla condizione di ipersonnia, BDNF (brain-derived neurotrophic factor) e IL-1?, e verificato come fare attivita’ fisica aerobica ne riducesse i livelli nel sangue, con conseguente riduzione della sonnolenza eccessiva. Costretti a fare un pisolino piu’ volte durante il giorno, spesso in momenti inappropriati, come durante i pasti, o in conversazione, coloro che soffrono di ipersonnia hanno difficolta’ a svegliarsi, e possono sentirsi disorientati al risveglio, oltre a presentare parlata lenta e difficolta’ di memoria. “Comprendere il ruolo dell’esercizio fisico per migliorarne disturbi del sonno potrebbe migliorare anche la comprensione del problema principale cui sono associati, la depressione”, secondo l’autore della ricerca Madhukar Trivedi, professore di psichiatria presso la University of Texas Southwestern Medical Center e principale autore della ricerca.