Furono loro stessi a suggerire, una volta coinvolti per ragioni legate ai diritti, di non inserire la loro performance nel film-documentario di Woodstock, non si erano piaciuti, non si riconoscevano rispetto alle loro potenzialita`. Considerando che proprio le performance live furono il loro fiore all`occhiello, nelle quali riuscirono sempre, o quasi, a scaricare tutti i cavalli della loro forza scenica e la pienezza del loro sound, e soprattutto la potenza della voce di Johnny Fogerty.
Ma quel giorno di Agosto del 69 evidentemente non erano in forma, oppure non si trovarono a loro aggio fin da subito, come tutte le arti anche nella musica, ci deve essere sempre un giusto equilibrio tra diverse variabili perche` si creino quelle alchimie che poi rendono unica o memorabile una performance. E loro ne hanno fatte di performance uniche, hanno regalato della musica straordinaria alla storia, e anche se in modo diverso e per differenti ragioni, insieme ai Doors furono la band che pur suonando solo 5 anni circa, hanno lasciato un solco profondissimo e determinante nel sound del cavallo 60-70, infulenzando decine di band e artisti successivi, inventando una nuova tipologia di sound e aprendo ulteriori nuovi generi del rock grazie alle band degli anni settanta che si lasciarono ispirare da loro. Questa e` la storia dei fratelli Fogerty e dei Creedence Clearwater Revival…..
Prima di arrivare alla formazione definitiva e che prendera` il nome con il quale passarono alla storia, si chiamavano The Blue Velvets ed erano un terzetto solo strumentale di musica blues tendenzialmente, con qualche sforatura in altri generi simili ed affini. Successivamente venne reclutato alla chitarra ritmica il fratello di Johnny, Tom, piu` grande e gia` famoso localmente come cantante e chitarrista, che insieme a Doug Clifford alla batteria e Stu Cook al pianoforte furono la formazione ufficiale di una delle band piu` influenti e significative della storia della musica, che prima presero il nome di The Golliwogs e dopo e definitivamente quello di Creedence Clearwater Revival. Innanzitutto e` assurdo pensare che naquero come band strumentale considerando le proprieta` canore di John Fogerty, piuttosto emblematico fu il commento del numero uno della Fantasy Records di San Francisco, etichetta che li mise subito sotto contratto e con la quale pubblicarono tutta la loro discografia, ovvero: “ Non mi era mai capitato di sentire dal vivo un bianco che canta come un negro”.
Si perche` Johnny Fogerty non e` un cantante normale, anzi, e` del tutto straordinario considerando l`audacia e la forza che ci mette nel cantare a tonalita` altissime.
Forse non ci aveva mai provato veramente o forse per via di essere, fino all`arrivo del fratello, l`unica chitarra, preferiva rimanere concentrato sullo strumento per garantire una determita riuscita del sound, oppure ancora non aveva capito esattamente il talento che aveva come cantante e solo quando la formazione aveva davvero i connotati di una band e serviva una voce, ecco che John comincia a cantare, canta meglio del fratello, e da allora non smettera`mai piu.
Come era stato gia` accennato, i CCR sono figli della nuova ondata di sound proveniente dal west, anche loro Californiani come moltissimi formatisi in quella scena della meta` anni sessanta da quelle parti. La matrice dalla quale partono e` prettamente blues, ovvero decidono di partire dalle origini, dalle radici, per poi a mano a mano cominciare a commistionare vari sound e metterci del loro, sia nel modo di interpretazione, sia nelle metriche strumentali e ritmiche, abbracciando tutti i generi della Race music(musica di razza, ovvero tutta la musica nera della prima meta` del ventesimo secolo)piu` il country. E` incredibile la facilita` con la quale sfornano sound armoniosi e pieni, intrisi di quel background roots e folk che spaziano in modo completo e veriagato e che fanno dei Creedence fin da subito, i padri del Swamp rock.
Il Swamp rock e` un genere che venne cosi` definito proprio in virtu` del sound fatto dai CCR, che altro non e` che, molto in generale e per certi aspetti riduttivo, una commistione di folk blues con il folk rock, con influenze country e di quel sound definito western. Riduttivo perche` non e` corretto definirlo solo cosi`, diciamo che serve a darci una idea, ma effettivamente e praticamente non fu solo questo il sound dei fratelli Fogerty e compagni, anzi, sperimentarono una continua commistione dei sound esistenti lasciando abbastanza evidente la matrice del genere che ne faceva la canzone, ma dandogli quel tocco in piu` di blues californiano e mantenendo sempre i parametri del folk del sud, con graffiate di rock ritmico e rotondo. Tutt`altro con le diverse e tutte bellissime cover che pubblicarono, nelle quali prendevono tendenzialmente pezzi soul, per ribaltarli in chiave tutta roots folk, se non addirittura psichedelica.
Blindati dalla Fantasy Records dalla fine del 67, iniziano a sfornare un album dietro l`altro, e soprattutto uno piu` bello dell`altro. Cominciano con il primo omonimo nel 1968 che vende fin da subito piu` di 500.000 copie, che per essere il primo album e considerando i tempi e` un numero di tutto rispetto. E` un inizio, niente male per altro, che include, e fa capire fin da subito il talento dei 4 ragazzi, delle cover che sono passate alla storia della musica quali Suzie Q e I put a spell on you. Ma e` l`anno successivo quello della vera svolta e quello che li fa conoscere al mondo, difatti nel 69 i CCR pubblicano la bellezza di tre album in un anno, tutti e tre diversi tra loro, e tutti e tre con una forza ritmica ed una personalita` musicale unica, rispettivamente: Bayou Country, molto piu` morbido rispetto al primo e con sonorita` decisamente piu` country, poi e` la volta di Green River che si piazza al primo posto in classifica ed e` caratterizzato da un sound piu` folk-rock, ed infine il concept album strepitoso e coinvolgenteWilly and the Poorboys.
Forse fu proprio l`eccesso di produzione di quell`anno che non li fece brillare a Woodstock!!!!
Nel 1970 pubblicano il loro miglior album e quello che li consacra definitivamente dopo l`exploit dell`anno precedente, ovvero Cosmo`s Factory nel quale troviamo pezzi strepitosi come Who`ll stop the rain, la gia` citata cover sensazionale e lunghissima di Marvin Gaye I heard it through the gripvine, oppure ancora la tribal rock Run through the jungle che e` un`asperrima critica alla guerra del Vietnam, o la energica Up around the bend.
Johnny Fogerty e` indiscutibilmente il genio del gruppo, ovvero scrive musica e testi, riarrangia, produce, canta ed e` il frontman nonche` leader del gruppo, in buona sostanza una perfetta commistione tra un factotum e un Deus ex machina. Ma I CCR non sono solo il genio del Fogerty piu` giovane, sono soprattutto la voglia di fare musica con passione e per gioco, o per passione e prendendola come un gioco. C`e` la serenita` di 4 amici, di cui 2 fratelli, nel mescolare le sonorita` alle quali erano affezionati e legati, dandogli quella sperimentazione libera dalle pressioni degli stakeholder del settore, loro suonavano liberamente e si producevano da soli con la collaborazione dell`etichetta, perche` amavano la musica, quel tipo di musica e ci mettevano l`anima, e furono queste le ragioni del loro spaventoso nonche ancora attuale successo.
Il primo a mollare il gruppo per ricercare una carriera da solista fu il tastierista Cook, il quale sciolse definitivamente anche i dubbi rigurado l`andare avanti con un sostituto, e cosi` tutti intrapresero la loro carriera solista o con altre band con vari gradi di collaborazione, ma solo John ebbe veramente successo nelle decadi future, che rimase solista, come ci si poteva aspettare del resto. Solo cinque anni e sette album studio furono piu` che sufficienti per cambiare una parte della musica, ma soprattutto avviarne, ispirarne e crearne della nuova.
Con le loro camicie a quadrettoni ed i loro sorrisi sinceri da bravi ragazzi di campagna, i CCR hanno regalato quel sound puro perche` puro era il loro approccio alla musica, senza costrizioni, senza ricerca della fama, senza bisogno di droghe e abusi vari (nonostante fossero nel momento e nel posto giusto per farlo), ricercando quella purezza dell`approccio anche nella tecnica e nel modo di espressione musicale.
Il loro genio ha influenzato e fatto nascere un nuovo sound che si sviluppo` inizialmente nel Sud e che caratterizzo` tutta la decade dei settanta per poi svilupparsi pian piano in tutti gli States e influire su band di hard folk rock e metal, ovvero il Southern rock, per il quale gli interpreti di maggior riconoscimento furono senz`altro gli Allman Brothers Band e i Lynyrd Skynyrd. Il Southern rock altro non e` che una ricca e pienissima commistione di tutto, dal blues al country passando per goespel e honky tonk, mantenendo dei sound Dixie (del Sud) e dandogli quella audacia rock e rock sperimentale. Purtroppo a questo sound vi e` legata anche una triste e deprecata storia, o presunta leggenda, in quanto proprio a queste due band sopracitate che appunto vengono considerate “i padri” di questo sound, succede qualcosa di strano. Ovvero succede che nel 1971 Dune Allman, noto anche come Skydog, fondatore della band insieme al fratello (da li` il nome) nonche` lo stesso che la classifica Rolling Stones vede alla posizione numero nove dei migliori chitarristi della storia della musica, a soli 25 anni muore in un incidente motociclistico lasciando un vuoto enorme nella musica, visto il suo talento e la sua giovane eta`. Mentre ai Lynyrd succede che nel pieno del loro successo, dopo aver sfornato diversi capolavori quali la famosissima e sempre coinvolgente Sweet Home Alabama, oppure Free Bird o ancora la malinconica e romantica Thusday`s Gone, nel 1977 in un incidente aereo perdono la vita due membri della band, una corista e soprattutto il suo leader e cantante, colui che scriveva la maggior parte delle canzoni, Johnny Van Zant. Storie sfortunate e accidentali che per una strana coincidenza interrompono bruscamente per morte improvvisa a seguito di incidenti, la carriera di due band fortissime e che avrebbero potutto dare molto molto di piu` alla storia della musica, ma che purtroppo videro prematuramente interrompere la loro carriera e contestualmente, alimentare la leggenda della maledizione legata al Southern rock…Una delle ennesime leggende legate alla meta` oscura del mondo della musica…
Tornando ai CCR, non c` e` molto altro da aggiungere, se non rimarcare e ribadire la loro brillantezza sonora e la loro fenomenale attitudine che li ha resi unici ed inimitabili, entrando di diritto tra quelle band che hanno formato un solco nel percorso della musica moderna, e chi lo sa se avessero continuato, se fossero riusciti comunque a mantenere un livello cosi alto di produzione, oppure quello era il loro ciclo e doveva essere questa la loro storia. Solo cinque anni, ma intensissimi, inebrianti, organici, un lustro che si e` consumato tanto rapidamente quanto ancora oggi e` profonda la risonanza della loro eco, dal 67 al 72, e tutto fini`, mentre a Monaco di Baviera durante le Olimpiadi estive, un commando dell’organizzazione terroristica palestinese Settembre Nero, irruppe all’interno del villaggio olimpico negli alloggi destinati agli atleti israeliani, uccidendo subito due atleti che avevano tentato di opporre resistenza e prendendo in ostaggio altri nove membri della squadra olimpica di Israele. Un successivo tentativo, ed abbastanza disperato, di liberazione da parte della polizia tedesca portò alla morte di tutti gli atleti sequestrati, di cinque fedayyin (fedeli in lingua araba)e di un poliziotto tedesco. Fu il primo vero attentato di terrorismo mediatico internazionale tra palestinesi e israeliani, mentre i Creedence smettevano di suonare assieme per sempre…
Chi fermera` mai questa guerra, una guerra che ogni giorno uccide vittime innocenti, civili e soprattutto bambini, anime pure che si perdono nel ricordo dell`infinito come gocce di acqua nella pioggia….
Chi fermera` questa pioggia??!
Dall`album gemma Cosmo`s Factory, questa e` la malinconia folk country di Who `ll Stop the rain….