Gli scienziati hanno creato un nuovo algoritmo che ha il potenziale di identificare quali farmaci funzionano meglio per quali pazienti
La chemioterapia è uno dei più comuni metodi di trattamento del cancro, ma ha il sostanziale inconveniente di colpire le cellule sane nello stesso modo in cui colpisce le cellule cancerose. Per questo chi la deve effettuare sperimenta i noti effetti collaterali. E per questo la ricerca sta lavorando su terapie mirate e personalizzate, che però non funzionano per tutti i malati. Gli scienziati hanno quindi creato un nuovo algoritmo che ha il potenziale di identificare quali farmaci funzionano meglio per quali pazienti. “L’algoritmo rileva l’attivazione delle vie di regolazione intracellulari nel tumore rispetto ai corrispondenti tessuti normali”, ha detto l’autore dello studio Artem Artemov di InSilico Medicine. “Può quindi dirci se il farmaco potrà prevenire lo sviluppo del cancro”. Per convalidare l’efficacia dell’algoritmo, il team lo ha testato su 5 farmaci e 7 tipi di cancro diversi. La percentuale di pazienti che ha risposto al trattamento farmacologico aveva una correlazione significativa con il gruppo che aveva ottenuto un punteggio alto con l’algoritmo. “Questo potrebbe preannunciare un grande miglioramento della qualità della vita dei malati di cancro”, ha sottolineato Zhu Qingsong, Chief Operating Officer di InSilico Medicine. I risultati di questo studio saranno presentati alla 2015 Basel Life Science Week in Svizzera dal 21 al 24 settembre.