Ecco Foggia, dal Palazzo Dogana al caciocavallo fino all’ipogeo della Medusa
Il Tavoliere è uno dei territori con una storia e una tradizione ricca e bella. Il clima foggiano è mediterraneo, grazie alla sua posizione al centro del Tavoliere e ad una relativa distanza dal mare. L’inverno, molto spesso è freddo con temperature che scendono sotto lo 0° a causa del fenomeno dell’inversione termica. L’estate è invece molto calda e secca, a causa soprattutto della presenza dell’Anticiclone subtropicale africano. E’ possibile che, l’aria fresca nell’impatto con ondate di calore dell’atmosfera, produca dei veri tornado, da ricordare, a tal proposito, è il Tornado che distrusse la città nel 1994.
I primi insediamenti umani potrebbero risalire al Neolitico. Al II millennio a.C. risale il sito archeologico di Arpi, in cui il ritrovamento di una necropoli e di altri reperti, hanno fatto ben pensare che il sito fosse abitato da molti uomini e fosse un centro commerciale fiorente. Sui resti di Arpi fu costruita Foggia. Il territorio era una zona paludosa, tanto che fu bonificato dal re normano Roberto il Guiscardo, che permise la nascita e la crescita della città. La tradizione vorrebbe che Foggia fosse nata nel 1073 su intervento della Madonna dei Sette veli, in realtà già nel 1066 la città fu donata da papa Alessandro II al vescovo di Troia. Il benessere economico e sociale fu raggiunto sotto il potere di Federico II di Svevia, che istituì una delle più antiche fiere dando così alla città un ruolo commerciale ed economico notevole. Federico II fece costruire un Palatium, luogo di riferimento per il centro urbano. Nel 1223, la capitale del Regno di Sicilia fu trasferita da Palermo a Foggia, grazie alla posizione strategica della città. La città fu eletta a Sede regale e imperiale tanto che nel 1240, la città ospitò la Dieta regionale del Regno. Del Medioevo è possibile visitare la collegiata di S. Maria Icona Vetere, che fu ricostruita dopo il terremoto del 1731.L’assetto urbano della città fu notevolmente compromesso dal susseguirsi di terremoti, che interessarono la zona. Tra i più importanti ricordiamo quello del 1456, quello del 1534 e quello del 1731.
Nel Cinquecento, con gli Aragonesi fu istituito a Foggia la dogana delle pecore, che aveva l’obiettivo di incentivare e controllare l’attività della transumanza. La dogana danneggiò l’attività agricola, costringendo molti agricoltori ad abbandonare il territorio, che piano piano divenne una zona paludosa.Nel conflitto tra francesi e spagnoli, Foggia rimase fedele agli spagnoli. Il conflitto ebbe un caro prezzo per la città, distrutta e saccheggiata dai francesi, subì anche un notevole calo demografico. Tra il 1647 e il 1648, Foggia seguì i moti insurrezionali della Napoli di Masaniello, scatenando una guerra civile. Nell’Ottocento, divenuto ormai capoluogo di provincia, subì un processo di modernizzazione. Questo era legato alla crescita demografica, alla installazione di una rete ferroviaria, alla costruzione di nuovi edifici, all’apertura di attività e negozi e alla nascita di una vera e propria coscienza politica; facendo di Foggia un vero e proprio centro culturale, commerciale e politico di riferimento. Con l’unità di Italia divenne un punto ferroviario e stradale di importanza per tutta l’Italia. Durante il fascismo, la città vide un accrescimento delle strutture e delle infrastrutture. La sua posizione strategica, per quanto fosse stato un pregio alla fine dell’Ottocento, si trasformò in un difetto, in quanto fu causa della completa distruzione della città. La conquista della città era per gli Alleati fondamentale, tanto che fu il soggetto principale dello sbarco di Salerno. Con la cacciata delle truppe naziste dalla città, Foggia fu un centro militare e politico fondamentale per gli Alleati nella liberazione dell’Italia.
La ricca storia della città, consente a chi fosse interessato a visitarlo a potersi dedicare ad una moltitudine di luoghi e monumenti. Il primo punto di riferimento è, indubbiamente, il Duomo della città, che ha subito nel corso del tempo numerose modifiche e ristrutturazioni. Nel centro storico è possibile visitare Foggia sotterranea, dove durante degli scavi è stato rinvenuto il palazzo di Federico II. Simbolo della città è l’epitaffio. Accanto a questo l’ipogeo della Medusa. Patrimonio dell’UNESCO è Palazzo Dogana, che aveva lo scopo di essere un punto fondamentale della attività commerciale della zona. Infine, la Villa Comunale. Tra gli eventi di una certa rilevanza, troviamo la Fiera Nazionale dell’Agricoltura, che coinvolge persone provenienti da tutta Italia; e la festa patronale della Madonna dei Sette Veli. I prodotti tipici sono il punto forte della città dal caciocavallo alla burrata alla muschiska, una carne essicata. Ancora le legane con legumi, i cavatelli, le orecchiette, i ravioli con la ricotta. Per non dimenticare i taralli e gli scaldatelli.