Alla scoperta di Imperia, tra le città più “giovani” d’Italia

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Ecco Imperia, la città della pasta e dell’olio di oliva

Nel 1923, un decreto reale stabilì l’unione tra Porto Maurizio e Oneglia, creando così la città di Imperia. Imperia con i suoi 42.450 abitanti di cui 5.000 sono stranieri, è una delle città più giovani di Italia, con un clima temperato non troppo caldo in estate nè troppo freddo in inverno. Il nome Imperia deriva proprio dal torrente che divide questi due territori. I due agglomerati urbani hanno caratteristiche molto diverse tra loro. Innanzitutto, Oneglia è conosciuta per la produzione di olio di oliva e pasta, Porto Maurizio, invece per la pesca e il turismo. Porto Maurizio si compone di una parte vecchia, angusta e abbandonata a sé stessa, situata su un promontorio dove primeggia la Cattedrale ed una parte nuova, invece costituita da ville e palazzi moderni. Porto Maurizio fu capoluogo di provincia nel 1860, è una città adatta ai bambini e ricca di divertimenti.

Lì dove ora sorge Porto Maurizio, anticamente sorgeva un porto militare dell’Impero Romano, voluto da Augusto. Sembra che fosse stato adottato come base navale anche dai bizantini. In epoca Medievale è dato ai benedittini, che fanno di quella frazione un vero e proprio centro commerciale. Il periodo comunale è segnato dalla nascita della Repubblica di San Maurizio che stabilì tramite accordo con la Repubblica di Genova, che Porto Maurizio diventasse capoluogo del vicariato della Liguria Occidentale.  Questa decisione portò ad una crescita economica della città, rinforzata dalla presenza del porto che consentiva scambi commerciali e intensificava le attività, ma anche dal ruolo politico e sociale che la città iniziava a ricoprire. I Savoia, cercarono di occupare questo territorio per diverso tempo, ma solo per un breve periodo vi riuscì  Vittorio Amedeo. Dopo un breve periodo sotto il dominio francese, Porto Maurizio ritorna ai Savoia per poi essere restituito definitivamente alla Repubblica di Genova. Nuovamente, prima di essere nominato capoluogo di provincia nel 1860, passa dalle mani francesi a quelle liguri, fino ad arrivare a quelle piemontesi.

Per  Oneglia, le sorti furono diverse. Inizialmente il territorio limitrofo fu invaso e raso al suolo dai Saraceni. Gli abitanti del luogo decisero di spostarsi lì dove sorge attualmente Oneglia e sottostare al potere della Chiesa. La Chiesa lo cedette ai Doria, che successivamente nel 1576, lo donarono ai Savoia. Dopo una breve parentesi spagnola e genovese, tornò a tutti gli effetti nelle mani dei Savoia. Questo ciclo si perpetrerà fino al 1814, quando Oneglia diviene a tutti gli effetti, parte del Piemonte, tanto da essere esaltata per la sua fedeltà da Carlo Alberto. Dopo l’Unità d’Italia, i due comuni iniziarono un processo di avvicinamento, conclusosi con l’unificazione nel 1923. Imperia presenta i segni di questa unificazione postuma, non solo dal punto di vista della lingua dialettale o delle tradizioni culinarie e non, che presentano differenze ma anche dalla presenza di due palazzi comunali, due stazioni, due chiese principali. Addirittura sono presenti tre patroni: San Maurizio per Porto Maurizio, San Giovanni Battista per Oneglia e dal 1991 San Leonardo di Porto Maurizio, patrono della città di Imperia.

Tra i monumenti di riferimento abbiamo la Collegiata di San Giovanni Battista, duomo di Oneglia, il Caffè pasticceria Piccardo considerato uno dei locali storici della città, iscritto alla associazione dei Locali storici di Italia, la Basilica di San Maurizio, luogo di culto di riferimento della città, l’oratorio di San Pietro, l’edificio più antico. Ovviamente, per onorare i prodotti per eccellenza di Imperia, non potevano mancare il Museo dell’Ulivo e quello della Pasta, in cui è possibile vedere i macchinari antichi e una breve storia della produzione di questi prodotti, ancora l’Ospizio dei Cavalieri di Malta, che ospitò Francesco Petrarca e il bellissimo monumento di Edmondo De Amicis, che ha una storia incredibile. Pare, infatti, che tutti gli alunni delle scuole di Italia, abbiano raccolto 10 centesimi per la sua costruzione. Oltre all’olio di oliva, famosi sono gli spaghetti prodotti dalla azienda “Agnesi”. La cucina di Imperia punta all’esaltazione delle proprie produzioni, dalla pasta al pesce presente in molte preparazioni. La pizza all’Andrea è uno dei piatti tipici, consistente in una focaccia con salsa di pomodoro e acciughe sotto sale. Ancora la pizza alla genovese con condimento a base di pesce e la farinata, una torta salata con farina di ceci e olio di oliva. Appuntamenti importanti per la città sono le vele d’epoca, il raduno internazionale di barche d’epoca, la fiera del libro, l’olioliva in cui è presentato il prodotto per eccellenza e il torneo internazionale di scacchi, che risulta essere il secondo torneo più antico del mondo.

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