Ecco Parma, non solo crudo e parmigiano
Se per voi il crudo di Parma e il parmigiano reggiano sono il top del top, non potete non visitare, almeno una volta nella vostra vita, la città in cui queste due prelibatezze sono nate. Si, stiamo proprio parlando di Parma, che il giornale londinese Telegraph, colloca nel 2014 al quarto posto come città migliore in cui risiedere per la qualità di vita. Dal clima continentale, con estati calde e afose ed inverni rigidi, Parma ha una crescita demografica elevata, con i suoi 190.284 mila abitanti, grazie ad un aumento del tasso di natalità, ad una diminuzione di quello di mortalità e una rilevante percentuale di stranieri risedenti, sono circa 29.000. Fondata dagli Etruschi, nel 183 a.C. fu conquistata dai Romani, divenne un importante centro commerciale, fino ad ottenere la cittadinanza romana. La crisi dell’Impero Romano, contribuisce ad una crisi economica nella città a cui consegue un importante calo demografico. Distrutta dalle invasioni barbariche, fu ricostruita da Teodorico. Durante la dominazione longobarda fu ducato, mentre con i franchi è soggetta al potere della Chiesa a cui corrisponde un periodo di pace e crescita demografica. Obbligati ad essere fedeli all’impero da Barbarossa, gli abitanti decisero di tradirlo alleandosi con la lega lombarda, sconfiggendolo a Legnano nel 1174.
Nel 1303, Parma vide l’affermarsi del potere signorile con Giberto da Correggio. Morto l’imperatore Enrico VII, i Visconti impedirono a Giberto di creare uno stato regionale. Nel 1322, i Rossi si impadronirono della città e affidarono il controllo alla chiesa. Dopo il susseguirsi di diverse signorie, fu sotto il controllo dei Visconti. Con questi, Parma crebbe sia artisticamente che economicamente. Passata agli Sforza, fu poi conquistata dai francesi, che furono sconfitti dagli spagnoli e dall‘esercito pontificio, che ne assunse il controllo. Nel 1545 fu creato il Ducato di Parma, assegnato ai Farnese per poi essere concesso ai Borbone. In questo periodo, Parma conosce un epoca di splendore e benessere, con un aumento della popolazione dovuto alla sua trasformazione in un centro culturale rinomato in Europa. Dopo la fine dell’Impero napoleonico e il Congresso di Vienna, Parma è posto sotto il controllo degli Asburgo, più precisamente di Maria Luigia d’Austria che mantenne il controllo fino al 1847. Alla morte di questa, il ducato passò di nuovo nelle mani dei Borbone. Nel 1860 con l’armistizio di Villafranca, Parma passò al Regno di Sardegna. Sul finire dell’Ottocento, Parma subì un drastico calò demografico tanto da costringere la chiusura della corte ducale e di molte attività economiche. Dopo la fine della prima guerra mondiale e con l’avvento del fascismo, Parma sconfisse le milizie fasciste, mentre nel 1946 i partigiani entrano in città. Per il suo valore fu insignita della medaglia d’oro al valor militare.
La storia si ama non solo leggendola, ma anche toccandola con mano. Tra i monumenti di riferimento, vi invitiamo a visitare il Duomo, considerato tra le architetture romaniche più importanti di Italia ed in cui è possibile trovare la Deposizione della croce di Benedetto Antelami e gli affreschi della cupola del Correggio. Bellissimo con la sua Camera della Badessa è il Monastero di San Paolo, così come la Basilica di Santa Maria della Steccata in cui è possibile trovare l’affresco delle Tre vergini savie e tre vergini stolte. Ancora la Certosa di San Girolamo conosciuta meglio come la Certosa di Parma, Palazzo Pilotta sede della Galleria Nazionale di Parma, del Teatro Farnese, del museo archeologico nazionale di Parma, della biblioteca Palatina, del Museo Badoniano e dell’Istituto d’Arte Paolo Toschi. Capitale della musica, il centro di espressione massima della lirica è il Teatro Regio, accanto a questo il Teatro Farnese, l’Auditorium Paganini, progettato dal grande Renzo Piano. A tal proposito, significativa è la Casa della Musica che conserva oggetti, il cui scopo è raccontare la storia della musica dal 1600 ai giorni nostri. Parma e la musica appaiono quindi come un binomio perfetto. Infatti, nel 1700, Parma divenne un vero laboratorio di produzione di musica classica. Tanto che è nato il rinomato Festival Verdi, che si svolge ogni anno ad Ottobre. Parma è nota, soprattutto, per una leggenda legata al profumo La violetta di Parma. La leggenda narra che, la duchessa Maria Luigia, chiese ad alcuni alchimisti frati di creare un’essenza profumata. I frati ottennero un profumo di violetta e quando la duchessa scappò, lo etichettò come un ricordo della bella Parma tanto che, in tutti gli anniversari di morte, sulla sua tomba sono portate delle violette. Nel 1880 , Ludovico Borsari, scoprì la ricetta dell’essenza e decise di ricrearla trasformando questo profumo come un simbolo della città in Italia e nel mondo.