Savona, la storia della terza città sede della Santa Sede
Savona, situata sulla Riviera Ligure, è la città dal clima ideale per chi non ama le estati troppo calde e gli inverni troppo freddi. Il nome Savona, per alcuni, è dovuto all’invenzione del sapone. Anche se non esiste nessuna notizia certa al riguardo si pensa che, l’invenzione fosse dovuta ai Galli per poi essere adottata dai liguri. I primi insediamenti umani, a Savona, risalgono all’età del Bronzo. La città, durante la seconda guerra punica, si alleò con i Cartaginesi nello scontro con i Romani, alleati dei Genovesi. Nel 180 a.C., però, Savona è sottomessa dai Romani che ne fecero il porto ligure principale dell’Impero.
Dopo le invasioni barbariche, nel 1191 è riconosciuto come libero Comune. Tra Savona e Genova, per diversi anni non scorrerà buon sangue, le due instaurano un rapporto di amore e odio, fino a quando Savona non cade sotto il controllo della signoria genovese dei Fregoso. In questo periodo sarà costruita la Torre Leon Pancaldo, che diverrà simbolo della città. Il benessere economico inizia con l’insediamento dei Papi della famiglia del Rovere, che provvedono all’attivazione di una zecca, in funzione per più di 200 anni, che batteva le più importanti monete del mondo e alla costruzione del bellissimo palazzo del Rovere. Sotto il dominio dei genovesi verrà costruito il Priamar la fortezza della città, posizionato sul colle omonimo, arricchita poi dal Castello di San Giorgio, oggi sede del polo Museale. Sarà, anche possibile la costruzione della Chiesa di S. Maria Assunta, in cui è possibile vedere il coro ligneo, tra i più belli e importanti d’Italia e d’Europa e le spoglie di S. Valentino. Accanto a questa, il Santuario di Nostra Signora della Misericordia, dedicato alla patrona della città, in cui è possibile vedere un altare costruito dal celebre Bernini. Il Settecento è il secolo, in cui Savona conosce uno sviluppo artistico e culturale notevole. Palazzi, ville e chiese nasceranno durante questo periodo. Ad esempio, Palazzo Gavotti che è sede, attualmente, della pinacoteca comunale.
Nel 1815, con il Congresso di Vienna, Savona entra a far parte del Regno di Sardegna, con tutto il Regno Ligure, per poi essere annesso al Regno d’Italia, nel 1861. Sotto il dominio napoleonico, il benessere e lo sviluppo della città crescerà con la costruzione della ferrovia e l’apertura dello stabilimento siderurgico. Nella città, sarà possibile visitare la Villa Cambiaso, che fu residenza di Napoleone Bonaparte e di papa Pio VII, prigioniero di Bonaparte. Papa Pio VII, fece di Savona la terza città sede della Santa Sede, dopo Roma e Avignone. Nel 1900, invece, fu costruito il Palazzo delle Piane, massimo riferimento della corrente Liberty, sviluppatesi a Savona nei primi anni del ‘900. La seconda guerra mondiale provocherà distruzione e numerosissime vittime, soprattutto data la presenza di numerose industrie belliche e del porto, tanto che la città sarà insignita della Medaglia d’oro al Valor Militare per la guerra di liberazione, grazie anche alla sua lotta partigiana.
Anche gli anni ’70 saranno di rilievo per la città, visto che durante gli anni del piombo Savona sarà centro di tensioni e attacchi terroristici, ricordato come il periodo delle bombe di Savona. Nel 2007 Savona è stata riconosciuto come uno dei più importanti siti archeologici italiani. Con una popolazione di 61.529 abitanti circa, Savona conta la presenza di circa 5.000 stranieri, la comunità maggiore è quella albanese, successivamente quella ecuadoriana, rumena e ucraina. Savona è considerata la città con una qualità di vita migliore del resto della Liguria, mentre dal punto di vista nazionale si qualifica al 20simo posto.Per quanto riguarda la cucina, tra i suoi piatti tipici Savona offre la farinata bianca preparata con farina di grano, la panissa, preparata con farina di ceci e i maccheroni con la trippa. Savona è anche conosciuta come la città del chinotto.
Gli eventi imperdibili della città sono il Carnevale, in cui la maschera simbolo è il Ciciolin riconosciuta al livello italiano al pari di Arlecchino, Pulcinella e Colombina. La festa patronale di Nostra Signora della Misericordia, in cui sono accese grandi pire nel torrente Letimbro. E il Confuoco, che si tiene l’ultima domenica prima di Natale, in cui si accende un ceppo dal quale si traggono gli auspici per il futuro.