Secondo la “Blood Moon Prophecy”, la profezia della Luna di Sangue, la “fine” dovrebbe giungere il 28 settembre, perché sarà in quella data che si verificherà la quarta ed ultima “Blood Moon”
Si ricorrono nel web fantasiose profezie sulla fine del mondo, su eventi catastrofici che potrebbero porre fine all’esistenza il 28 settembre 2015, il giorno in cui si verificherà l’eclissi della “Superluna di Sangue”.
Non si parla d’altro che di collisioni imminenti di asteroidi nei prossimi giorni (in alcuni casi la data della “fine del mondo” è domani, 23 settembre 2015, giorno dell’equinozio d’autunno, in altri casi sarebbe il 28, giorno dell’eclissi): in quasi tutti i casi si legge “la NASA conferma“. Peccato che la NASA non faccia nulla del genere, ma anzi smentisca categoricamente.
L’identità del sasso spaziale che dovrebbe impattare sul pianeta non viene esplicitata, oppure viene fatta coincidere con 2015 GA14 (la cui traiettoria lo porta a trovarsi lontano dal nostro pianeta 77 volte la distanza Terra-Luna) o con 2012 TTD (21 volte la distanza Terra-Luna). Nessuno di loro ha le dimensioni gigantesche tanto conclamate, e, soprattutto, nessuno dei due ci colpirà. Ci sono altri 3 asteroidi che “si avvicineranno” in questo periodo, ma non oltre 14 volte la distanza Terra-Luna.
Tra le teorie che vanno per la maggiore, ricordiamo la “Blood Moon Prophecy“, la profezia della Luna di Sangue, per cui la “fine” dovrebbe giungere il 28 settembre, perché sarà in quella data che si verificherà la quarta ed ultima “Blood Moon” (“Luna di Sangue”) di una Tetrad (15 aprile e 8 ottobre 2014, 4 aprile e 28 settembre 2015), un ciclo di 4 eclissi lunari totali, tra le quali sono intercorse 6 lune piene e non si sono verificate eclissi lunari parziali: sarebbe un segno della fine del mondo perché vi sarebbe un riferimento ad un tale tragico epilogo negli Atti degli Apostoli (2:20) e nell’Apocalisse di Giovanni (6:12). Sembra che la profezia sia partita dal reverendo Efraid Rodriguez, ma anche da John Hagee e da Mark Biltz, ed il primo ha dichiarato di aver scritto alla NASA per informare l’Agenzia della collisione, dopo aver ricevuto un messaggio da Dio: il “profeta” avrebbe avuto una visione di un asteroide che entra nell’atmosfera ad Arecibo, Porto Rico, che impatta in mare tra le isole di Mona e Mayagüez innescando un sisma magnitudo 12.
Innumerevoli volte sono circolate bufale in relazione ad eventi astronomici, rivelatesi sempre infondate, eppure il clamore sollevato stavolta ha costretto la NASA ad emettere un comunicato.
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