L’equinozio di settembre segna la fine dell’estate e introduce l’autunno, mentre l’equinozio di marzo chiude la porta all’inverno e fa scattare l’inizio della primavera
Addio estate, oggi si cambia stagione e si passa all’autunno. E la notte sarà per questa giornata perfettamente uguale al giorno. Dopo sei mesi da quello di marzo, oggi cade infatti l’equinozio di settembre, dal latino aequinoctium, cioè ‘notte uguale’, in riferimento alla durata del periodo notturno uguale alla durata del periodo diurno. “Esattamente come accade per i solstizi d’estate e d’inverno, gli equinozi avvengono due volte l’anno, ogni sei mesi, a marzo e a settembre, e sono convenzionalmente assunti come momento di avvicendamento delle stagioni astronomiche sulla Terra” spiega all’Adnkronos Mario Di Sora, presidente dell’Uai, l’associazione italiana che riunisce gli appassionati di astronomia non professionisti. “Per l’Italia e per tutto l’emisfero boreale di cui il nostro Paese fa parte, l’equinozio di settembre -afferma Di Sora- segna la fine dell’estate e introduce l’autunno, mentre l’equinozio di marzo chiude la porta all’inverno e fa scattare l’inizio della primavera“. Nell’emisfero australe, invece, avverte il presidente Uai, “accade l’esatto contrario, con l’equinozio di settembre arriva la primavera mentre quello di marzo scandisce l’inizio dell’autunno“. “L’equinozio -prosegue Di Sora- è quel momento della rivoluzione terrestre intorno al Sole in cui la nostra stella maggiore si trova allo zenit dell’equatore. Nel nostro emisfero boreale, vedremo il Sole scendere sull’orizzonte mentre nell’emisfero australe sale sull’orizzonte“. Progressivamente, conclude Di Sora, “nel nostro emisfero il Sole raggiungerà la sua massima ‘discesa’ sull’orizzonte il 22 dicembre, quando cambieremo nuovamente stagione e arriverà l’inverno. Questo passaggio segnerà anche il giorno più corto dell’anno con il solstizio d’inverno“.