Un’eclissi lunare totale in sé è già qualcosa di eccezionale: se poi è anche una Superluna, l’evento diventa imperdibile
Quella in arrivo sarà un’eclissi lunare totale: il 28 settembre potremo assistere ad un raro evento, una Superluna di Sangue. L’ultima è stata nel 1982, la prossima si verificherà solo nel 2033: durante le prime ore di lunedì 28 settembre si verificherà un’eclissi totale di Luna, che sarà visibile in Italia e nel resto d’Europa, ma potrà essere osservata anche in America, Asia, Africa e nell’Oceano Atlantico.
Durante le eclissi lunari l’ombra della Terra blocca la luce del Sole, che altrimenti si rifletterebbe sulla Luna. Ne esistono di tre tipi – totale, parziale e penombrale – e quella più degna di nota è senza dubbio quella totale, in cui l’ombra della Terra oscura completamente il satellite. Nel corso della storia, le eclissi hanno ispirato leggende e paure, alimentate dal fatto che in questi casi la Luna si colora di rosso sangue (da qui il nome “Blood Mood“, o “Luna di Sangue“).
Ecco tutto quello che c’è da sapere sul raro evento che avremo la fortuna di potere osservare anche in Italia.
Le eclissi arrivano sempre in coppia – Un’eclissi lunare si verifica sempre due settimane prima o dopo un’eclissi solare: l’eclissi lunare del 28 settembre è stata infatti preceduta da un’eclissi solare parziale il 13 settembre.
Quando sarà la prossima eclissi lunare? L’ultima è stata il 4 aprile 2015 ma le prossime saranno nel dettaglio:
il 28 settembre 2015: eclissi lunare totale visibile dall’Oceano Pacifico, America, Europa, Africa, Asia occidentale;
23 marzo 2016: eclissi lunare penombrale visibile dall’Asia, Australia, Oceano Pacifico, America occidentale;
16 settembre 2016: eclissi lunare penombrale visibile dall’Europa, Africa, Asia, Australia, Oceano Pacifico occidentale.
Cos’è un’eclissi lunare? Un’eclissi lunare si verifica solo quando la Luna è in fase di plenilunio; un’eclissi lunare totale può verificarsi solo quando il Sole, la Terra e la Luna sono perfettamente allineati (altrimenti quel che ne risulta è un’eclissi solare parziale o nulla del tutto). Si possono avere perciò vari tipi di eclissi di Luna, a seconda che la Luna entri totalmente (eclissi totale) o parzialmente (eclissi parziale) nel cono d’ombra, totalmente o parzialmente nel cono di penombra (eclissi penombrale).
Quali sono le fasi dell’eclissi lunare totale? In genere l’intero evento richiede due ore. Il satellite transita completamente attraverso l’ombra della Terra ed attraversa prima la fase di penombra, poi di ombra e infine, nuovamente la penombra. E’ sicuramente il tipo di eclissi lunare più osservata e la fase più spettacolare è senza dubbio quella centrale.
La Luna è in una posizione perfetta – Le eclissi lunari totali sono qualcosa di eccezionale. Da quando la Luna si è formata, circa 4,5 miliardi di anni fa, si va allontanando dal nostro pianeta (circa 4 centimetri l’anno). La posizione ora è perfetta: la sua distanza dalla Terra è tale che l’ombra di quest’ultima la ricopre completamente, ma delicatamente. Tra miliardi di anni non sarà più così.
Un’eclissi dal tramonto all’alba – Mentre il Nord e Sud America potranno vedere il fenomeno dopo il tramonto del27 settembre, chi lo osserverà dall’Africa, Europa e Medio Oriente lo ammirerà poco prima dell’alba del 28 settembre.
Sarà la Superluna più vicina e più grande del 2015 – La Luna piena del 28 settembre, inoltre, sarà una Superluna, la seconda di tre Superlune in fase di plenilunio del 2015: sarà una Luna Piena in prossimità al perigeo, cioè al punto della sua orbita che porta il nostro satellite più vicino alla Terra. Sarà la più vicina e più grande Superluna dell’anno (il nostro satellite si troverà a soli 356.876 km dalla Terra). In precedenza si sono succedute tre Superlune in fase di Luna Nuova a gennaio, febbraio e marzo. I pleniluni del 29 agosto, del 28 settembre e del 27 ottobre godono del titolo di Superlune perché il centro del satellite e quello della Terra si troveranno a meno di 361.836 km di distanza (secondo la definizione di Richard Nolle). Se la Luna percorresse un’orbita perfettamente circolare attorno alla Terra, la sua distanza dal nostro pianeta sarebbe costante, come anche il diametro apparente della Luna. Dato che però la Luna percorre un’orbita ellittica, ne consegue che non si troverà sempre alla stessa distanza dalla Terra, ma ad una distanza variabile tra un valore minimo (perigeo) a circa 356.410 km, ed un valore massimo (apogeo) a circa 406.740 km. All’apogeo la Luna apparirà leggermente più piccola rispetto a quando si trova al perigeo. La differenza tra i punti di massimo e minimo è di circa 50.000 chilometri, abbastanza per farla apparire il 14% più grande e il 30% più luminosa rispetto all’apogeo (nel qual caso si parla anche di “Minimoon”). Il termine Superluna, coniato da Richard Nolle, indica dal punto di vista scientifico semplicemente il perigeo lunare: Nolle ha definito la Superluna un “novilunio o plenilunio che si verifica quando la Luna si trova al o vicino (entro il 90% del) punto di minima distanza dalla Terra in una data orbita,” (cioè a 361.836 km di distanza) sicché, in base a questa definizione, si verificano tra 4 e 6 Superlune ogni anno in media e nel 2015, infatti, in totale se ne sono verificate 6 (noviluni di gennaio, febbraio e marzo e pleniluni di agosto, settembre e ottobre).
Sarà una “Luna di Sangue” – Avremo l’occasione di ammirare quella che viene spesso definita “Eclissi di Sangue” (“Blood Moon”): la Luna, nelle eclissi totali, tende infatti ad assumere una colorazione rossastra: il nostro pianeta, frapponendosi tra il Sole e il suo satellite, impedisce ad alcune frequenze di raggi solari di attraversare l’atmosfera terrestre, ecco che quindi riescono a passare e a raggiungere la Luna solo quelle più basse, corrispondenti alla colorazione rossa.
La Luna sarà anche blu – Le eclissi lunari si contraddistinguono per il loro colore rosso, motivo per cui si utilizza spesso il termine “Blood Moon”, o “Luna di Sangue”. Quando la Terra eclissa la Luna piena, la luce diretta del Sole è bloccata, ma i raggi del Sole illuminano ancora la Luna. Questa luce, però, che prima ha già attraversato l’atmosfera terrestre, provoca per un fenomeno noto come scattering, una progressiva perdita dei colore della luce solare visibile tranne il rosso, cosicché anche la luce riflessa dalla Luna verso la Terra conferisce alla Luna un colore rosso/marrone. Quello che non ci si aspetta è ti individuare anche una banda blu, dovuta all’ozono. La maggior parte della luce che illumina la Luna passa attraverso la stratosfera e assume la colorazione rossa per lo scattering. La luce che passa attraverso la stratosfera si addentra anche nello strato di ozono, che assorbe la luce rossa e rende blu i raggi di luce che filtrano.
L’ultima fase di una “Tetrad” – Sarà la quarta ed ultima fase di una Tetrad, un ciclo di 4 eclissi totali (15 aprile e 8 ottobre 2014, 4 aprile e 28 settembre 2015) senza alcun intervallo di eclissi parziali o penombrali, in cui la Luna assume una tonalità rossastra a causa della rifrazione della luce. Il fenomeno fu studiato attentamente già nel secolo scorso da Giovanni Schiaparelli, il quale notò che le serie si ripetono ogni 300 anni circa.
Una rara Superluna di Sangue –Le Superlune di Sangue sono speciali: si sono verificate in passato solo 5 volte (nel 1910, 1928, 1946, 1964 e nel 1982). Le eclissi lunari “normali” sono molto più comuni: un osservatore in una qualunque località del globo può aspettarsi di vedere in media un’eclissi lunare ogni 2,5 anni.
E’ una “Luna del Raccolto” – La prima Luna piena che ha luogo in prossimità dell’equinozio di autunno (23 settembre) è anche detta “Harvest Moon“. Viene chiamata così perché al culmine delle operazioni del raccolto, i contadini possono lavorare più tardi, la sera, alla luce della Luna piena, la quale ritarda il suo sorgere, mediamente, di circa 50 minuti ogni notte.
E’ parte di un Ciclo di Saros – Come le eclissi solari, anche quelle lunari tendono a verificarsi seguendo una cadenza periodica detta “Ciclo di Saros“. Le eclissi lunari separate da un Ciclo di Saros hanno le stesse caratteristiche, tra cui il periodo dell’anno e la distanza Terra-Luna. Le eclissi separate da un Ciclo, fanno parte di una Serie. L’eclissi del 28 settembre appartiene alla Serie 137. E’ la 26ª eclissi e di una serie di 78 eclissi lunari. La serie ha avuto inizio con un’eclissi penombrale il 17 dicembre 1564 e terminerà con un’altra eclissi penombrale il 20 aprile 2953.
Quando osservare l’eclissi lunare totale del 28 settembre? L’evento avrà luogo prima dell’alba del 28 settembre: la Luna entrerà in fase di penombra alle 02:12 e nell’ombra alle 03:07; la totalità inizierà alle 04:11 ed il massimo verrà toccato alle 04:47. La totalità terminerà poi alle 05:23 e la Luna uscirà dall’ombra alle 06:27 e dalla penombra alle 07:22.
Come osservare l’eclissi lunare del 28 settembre? Le eclissi lunari sono forse i fenomeni più semplici da osservare. Basta alzare lo sguardo verso la volta celeste ed il gioco è fatto: inizialmente si troverà allo Zenit, poi scenderà pian piano in direzione ovest. Non è richiesto uno speciale equipaggiamento, però, è anche vero che un binocolo o un piccolo telescopio permettono di osservare più nel dettaglio le caratteristiche del satellite in generale, e specialmente durante un’eclissi.
Curiosità! Se fossimo così fortunati da vedere l’evento dalla Luna, vedremmo una sorta di anello rosso intorno alla Terra. Sarebbe come vedere tutte le albe e i tramonti che stanno avvenendo in quell’istante sul nostro pianeta.
Non perdetela, è l’ultima eclisso lunare del 2015!Il 2015 è caratterizzato da 4 eclissi, il numero minimo di eclissi che possono verificarsi in un anno: quella del 28 settembre è l’ultima dell’anno, la prima è stata il 20 marzo (solare) seguita da quella del 4 aprile (lunare) e del 13 settembre (solare).