Il film è tratto dal romanzo “L’uomo di Marte” di Andy Weir e ha come protagonista Matt Damon nei panni di un astronauta che si ritrova abbandonato sul Pianeta Rosso
Prima con taglio scientifico per il film di fantascienza più atteso dell’anno: all`Auditorium dell`Agenzia spaziale italiana è andata infatti sullo schermo la proiezione del nuovo film di Ridley Scott, “Sopravvissuto, The Martian”, al cinema dal prossimo mese di ottobre.
Il film è tratto dal romanzo “L’uomo di Marte” di Andy Weir e ha come protagonista Matt Damon nei panni di un astronauta che si ritrova abbandonato su Marte. Il viaggio verso il Pianeta rosso affascina da decenni non solo la scienza ma l’intera umanità, da qui il mix vincente di emozioni tra scienza e fantascienza del film. Intensa è l’attività della Nasa, ma non solo, anche con focus al primo sbarco umano su Marte: intanto, nel 2016, partirà la prima fase della missione europea Exomars, in cui l`Italia gioca un ruolo di primo piano, dal punto di vista scientifico ed industriale.
Ma perché Marte affascina? Innanzitutto perché è per molti aspetti un pianeta molto simile alla Terra. La durata del giorno è solo 37 minuti più lunga rispetto a quella terrestre.
L`inclinazione dell`asse di rotazione, pressoché identico al nostro, produce il susseguirsi di tutte e quattro le stagioni.
Come sulla Terra, su di esso esistono vulcani, venti, tempeste di polvere, nuvole, calotte polari e canyon. Tuttavia, oggi, Marte è un pianeta secco e arido. Fin dalle prime osservazioni ad opera delle sonde appare evidente che, in passato, l`acqua liquida ha giocato un ruolo fondamentale nella formazione di alcune strutture geologiche. Negli ultimi anni, le migliaia di immagini catturate dalle sonde in orbita attorno al pianeta hanno mostrato delle strutture somiglianti a rivoli d`acqua lungo le pareti dei crateri e i pendii delle dune che variano nel tempo. La prova che a generarli sia proprio l`acqua è arrivata solo ora ad opera della sonda americana denominata MRO.