La NASA ha provato a immaginare come l’eclissi si vedrebbe dalla Luna, realizzando una simulazione
Durante le prime ore del 28 settembre è prevista l’eclissi della “Superluna di Sangue”. Sarà una coincidenza di più eventi: il nostro satellite si troverà al perigeo (il punto più vicino alla Terra durante la sua orbita, a 356.876 km di distanza), sarà uno splendido plenilunio, si colorerà di rosso in quanto è ciò che accade al verificarsi di un’eclissi totale (ecco perché si sente spesso parlare di “Luna di Sangue” o “Blood Moon”), è l’ultima fase di un ciclo detto “Tetrad”. L’ultima eclissi di una “Superluna di Sangue” è stata nel 1982, la prossima si verificherà solo nel 2033.
La NASA ha provato a immaginare come questo raro fenomeno si vedrebbe dalla Luna, realizzando la simulazione che potete osservare in basso: la Luna, entrando nell’ombra della Terra, diventerebbe buia, e le stelle inizierebbero a splendere nell’oscurità. La Terra apparirebbe molto più grande del Sole e andrebbe a coprirne interamente il disco, realizzando una “eclissi solare”. Nel momento “clou” potremmo osservare un anello “infuocato” che circonda i confini del nostro pianeta.
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