Lo scheletro di diplodoco più famoso del mondo, Dippy, lascerà la sua casa, il Museo di Storia Naturale di Londra per essere messo in mostra in diversi musei nazionali fino al 2018: Dippy è costituito da circa 292 osse e 70 vertebre solo nella coda
Dippy, lo scheletro di diplodoco costruito in tutta la sue enormi dimensioni reali che troneggia presso il Museo di Storia Naturale di Londra, sarà protagonista di un tour nazionale per i musei del paese, fino al 2018. Dopo aver dominato l’androne del Museo per anni ed anni, ed essere diventato anche protagonista cinematografico con apparizioni in diverse pellicole (fra cui Una notte al Museo), lascerà la sua postazione originale per partire verso nuove avventure, come era già stato annunciato nei mesi scorsi dalla stampa britannica.
L’iniziativa decisa dalle autorità competenti prevede che la ricostruzione del diplodoco a grandezza naturale sia messo in mostra nei musei più importanti di tutto lo Stato. Dippy è un esemplare che ha vissuto circa 150 milioni di anni fa ed i suoi fossili furono ritrovati casualmente durante i lavori per la realizzazione della ferrovia nel Wyoming da alcuni operai che poi, segnalarono l’episodio al ricco proprietario dei terreni, Andrew Carnegie.
Questo significa che l’esemplare di diplodoco dovrà essere smontato e ricostruito, osso per osso, vertebra dopo vertebra, in ognuna delle sedi in cui farà tappa. Un lavoro non certo facile, dato che l’esemplare è stato realizzato con ben 292 ossa e circa 70 vertebre presenti nella sua enorme coda. Proprio per rendere il lavoro di spostamento più facile e soprattutto sicuro affinchè ogni singolo pezzo non venga compromesso durante le operazioni di montaggio e smontaggio, un team di restauratori proprio in queste ore è impegnato a studiarlo da vicino per capire lo stato fisico di Dippy e valutare al meglio quale siano le condizioni per il suo trasporto in lungo e largo per il paese.