Patrimonio storico e scientifico dell’Italia, alla scoperta dell’Osservatorio Meteorologico di Montevergine
Lo storico osservatorio di Montevergine, collocato nei pressi del Santuario è sorto nel 1884, ed è il più antico osservatorio meteorologico collocato in alta quota sull’appennino meridionale. L’idea di realizzarlo fu dell’Abate D.Guglielmo De Cesare, appassionato delle scienze naturali. Egli non solo voleva costruire un Osservatorio Meteorologico ma voleva renderlo anche il cuore del Monastero. Le autorità governative del tempo, tra cui il Ministro della Pubblica istruzione Fiorelli furono entusiaste di questa iniziativa e la appoggiarono.
Molte persone presero a cuore questa proposta tra cui l’insigne studioso e scienziato Padre Francesco Denza Barnabita, pioniere della Meteorologia Italiana e primo presidente della Società Meteorologica Italiana. Egli il 6 ottobre del 1883 recandosi al Santuario, portò con sé alcuni strumenti per le osservazioni. Il 18 gennaio 1886 presso le competenti autorità governative si avanzò il progetto di costruire una torretta meteorologica all’interno del Monastero che per mancanza di fondi fu completata solo nel 1893. Essendo il Santuario in una posizione non favorevole a misurare correttamente l’intensità e la direzione dei venti, fu costruita una stanza anemografa sul Monte Tavola (1480 metri), affiancata da una linea telegrafica che trasmettesse i dati al ricevitore dell’Osservatorio nel Monastero. La posizione strategica garantisce di rilevare dati eccezionali, perché siamo poco al di sopra del Boundary Layer planetario. Per via delle condizioni meteorologiche rigide questa stanza funzionò, seppur con qualche problema, fino al 1917, dopodiché la si dovette abbandonare quasi completamente. Intanto già dal 5 gennaio 1885 l’Osservatorio entrò a far parte della rete nazionale. I dati meteo misurati venivano inviati ogni dieci giorni all’Ufficio Centrale di Meteorologia. Successivamente il 5 luglio 1938, degli ufficiali dell’Aeronautica Militare di Benevento si presentarono a Montevergine con la richiesta di installare al Santuario di Montevergine un Osservatorio di Alta Montagna. Subito piacque l’idea, tant’è che furono installati apparecchi più adeguati alle nuove esigenze e presto iniziarono le trasmissioni dei bollettini all’Aeronautica Militare.
Intorno alla fine del 1961, P.D. Virgilio Cinella ebbe l’incarico da direttore all’Ufficio Centrale di Meteorologia di Roma, e non essendoci nessuno che potesse prendersi cura dell’Osservatorio per evitare lo smantellamento degli strumenti fu limitato il numero di osservazioni al giorno. Ma ciò durò ben poco perché il 6 agosto 1965 si comunicò la definitiva chiusura della Stazione Meteorologica di Montevergine.
Nel 1968, Alfredo Pagano direttore del Servizio Idrografico del Genio Civile di Napoli, propose il ripristino dell’Osservatorio. Così Padre Amato Gubitosa, pur non essendo un esperto in meteorologia, iniziò a prendersi cura della strumentazione, con la speranza di restituire all’Osservatorio la gloria di un tempo. Nel 2007 Padre Amato Gubitosa ha ceduto l’incarico a Padre Benedetto Komar, che intervenne riammodernando la strumentazione, installando una stazione automatica. Essa essendo interfacciata al computer, permette di registrare i dati meteorologici con un tasso di campionamento di 10 minuti. Oggi grazie a un gruppo di giovani appassionati della meteorologia l’Osservatorio viene preservato e valorizzato.