Orion è destinata ad andare fuori dall’orbita terrestre con astronauti a bordo dopo la fine del programma Apollo
I voli umani delle capsule Orion, il primo veicolo americano del dopo Shuttle destinato ai viaggi umani nello spazio, potrebbero slittare al 2023. In una conferenza stampa i vertici della Nasa hanno confermato il supporto al programma che ha superato positivamente i primi test e spostato di due anni il tempo limite per completare la prima missione con astronauti. “Il nostro lavoro per mandare uomini a esplorare il sistema solare sta procedendo”, ha spiegato dall’amministratore capo della Nasa, Charles Bolden. I test fatti finora sulla capsula senza equipaggio sono stati tutti positivi, a dicembre ha completato con successo il primo volo con due orbite complete attorno alla Terra prima di rientrare ammarando nel Pacifico. Sviluppata per la Nasa dalla Lockheed Martin, la capsula Orion Multi-Purpose Crew Vehiclesara’ in grado di trasportare quattro astronauti e il modulo pressurizzato destinato ad accoglierli deriva dalla navetta automatica Atv dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Nonostante tutto proceda secondo i programmi William Gerstenmaier, amministratore aggiunto per le Esplorazioni e operazioni umane, ha spiegato che “il team continua a lavorare per anticipare il primo volo con equipaggio umano che sara’ pronto non oltre aprile 2023”. Rischia quindi di slittare di due anni l’obiettivo iniziale fissato al 2021, su cui comunque si cerca di restare. Nel frattempo procedono regolarmente i lavori per lo Space Launch System (Sls), il potente razzo che permettera’ di spingere l’uomo verso la conquista di Marte e il cui primo volo e’ previsto nel 2018.