Tre giornate, fino al 30 settembre, in cui vengono affrontate le principali problematiche legate ai disordini del movimento nelle persone affette dal Parkinson
Sono oltre 240mila, in Italia, le persone affette dal Parkinson. Non solo anziani: un paziente su quattro, ha meno di 50 anni e uno su dieci meno di 40. Il punto sulle novita’ diagnostico-terapeutiche e di gestione del paziente parkinsoniano e’ stato fatto oggi, a Torino, in occasione del Primo Congresso Nazionale dell’Accademia italiano per lo Studio della malattia. Tre giornate, fino al 30 settembre, in cui vengono affrontate le principali problematiche legate ai disordini del movimento. Tra le relazioni piu’ significative, spiega il professor Leonardo Lopiano, della Citta’ della Salute di Torino, quella sulle prospettive future della Deep Brain Stimulation, di cui Torino e’ centro di riferimento regionale e nazionale. “L’indicazione classica della terapia chirurgica e’ la fase avanzata – spiega Lopiano -. Tuttavia a Torino e’ stato dimostrato che l’intervento eseguito in fase intermedia prolunga questa fase e i pazienti non sperimentano nel follow-up le gravi complicanze motorie e la grave disabilita’ della fase avanzata. Il dato – conclude – potra’ in qualche modo modificare l’approccio terapeutico alla malattia”.