Come trasformarle in “isole-resort esclusive” e ricavare energia pulita dal mare!
Sparse nei vari mari del mondo ci sono piattaforme petrolifere abbandonate, e nel prossimo secolo se ne aggiungeranno altre migliaia. Sono varie le proposte fatte per sfruttare questi colossi del mare, in quanto per smantellarli sarebbe necessaria un’esplosione, che non solo danneggerebbe l’ecosistema ma costerebbe anche milioni di dollari. Negli Stati Uniti è stato avanzato un progetto di riuso a scopo turistico da Douglas Oliver, Director of design di Morris architects, ovvero realizzare delle “isole-resort esclusive”,” un eco-resort di lusso autosufficiente”.
Recentemente invece un’altra proposta è stata quella di sfruttare queste strutture per ricavare energia dal moto ondoso del mare. Istallando dei semplici galleggianti posti sul pelo dell’acqua si sfrutta il moto ondoso del mare per generare energia. Basta collegare i galleggianti a dei magneti, posti in prossimità di un circuito elettrico. Per via del moto ondoso i galleggianti fanno muovere i magneti, i quali secondo il principio di Faraday generano corrente indotta all’interno del circuito. A Città della Scienza a Napoli è possibile vedere un modello di questa struttura messo in esposizione nella Mostra Orizzonte Mare. Qui per generare il moto ondoso viene utilizzata una pompa, e si può vedere come con pochissima energia le lampadine collegate al circuito si illuminano, dunque figuriamoci con il moto ondoso in alto mare quanta energia si possa immagazzinare! Due soluzioni molto differenti ma entrambe affascinanti ed innovative. Ciò dimostra ancora una volta che un “rifiuto” può manifestarsi come un’ottima risorsa.