São Paulo a secco: la sofferenza della metropoli sudamericana è la sofferenza del pianeta

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Inquinamento, cementificazione, deforestazione e variazioni climatiche: sempre meno le risorse idriche

São Paulo la più grande città del Sudamerica, la quale ospita il 12 % delle riserve d’acqua dolce dell’intero pianeta, sta affrontando da qualche anno seri problemi di siccità. Com’è possibile? Alcuni eventi climatici, cementificazione e deforestazione che hanno indotto anomalie nelle precipitazioni, l’inquinamento dei corsi d’acqua, lo spreco di risorse idriche dovuto a infrastrutture anche abbastanza decadenti hanno quasi completamente prosciugato le risorse d’acqua dolce della città.

A man stands on the cracked ground of the Atibainha dam as it dries up due to a prolonged drought in Nazare Paulista, Sao Paulo stateSono poche le zone della città che vantano ancora riserve idriche, le zone più periferiche non hanno la stessa fortuna e stanno soffrendo la siccità. Per contrastare questo problema alcuni abitanti ricorrono ad acquistare acqua dalle autocisterne e riducono al minimo gli sprechi. Anche il settore energetico corre dei rischi, in quanto in Brasile si produce quasi la totalità dell’energia mediante centrali idroelettriche. Le persone più povere soffrono la sete e dunque sanno bene il valore dell’acqua che purtroppo ovunque viene sprecata. L’acqua è un bene prezioso e solo quando viene meno c’è chi se ne rende conto. Ma non possiamo permetterci di fare questa fine!

L’acqua è una risorsa fondamentale per la vit125131041-480755b7-4f86-4309-bb0c-2d59de7a8ad8a per cui bisogna preservarla. Lo scioglimento dei ghiacciai con l’immissione di acqua dolce in mare oltre all’impatto che ha sul clima va anche a ridurre il quantitativo di riserve d’acqua dolce a nostra disposizione, peggio ancora se accompagnato dall’inquinamento delle falde acquifere! L’acqua è la nostra risorsa più preziosa, continuando con questo passo il suo valore crescerà ogni giorno e sostituirà il petrolio come motivo di guerra tra i paesi che ne vorranno sempre più il possesso ed il controllo, non è un caso che viene chiamata “Oro Blu”. Nostro obiettivo deve essere salvaguardare questa risorsa, solo così salveremo noi stessi!

 

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