Si getteranno le basi per la conquista del Sole facendo il punto sulle due missioni spaziali Solar ProbePluse Solar e Solar Orbiter dedicate alla esplorazione dell’eliosfera
Si chiama “Joint Solar Probe Plus-Solar Orbiter Workshop” il convegno che da oggi a venerdì riunisce ad Artimino un centinaio di scienziati della Nasa, dell’Esa e dell’Asi, l’agenzia spaziale italiana, più rappresentanti dell’università americana (Ucla) e italiana, per gettare le basi per la conquista del Sole facendo il punto sulle due missioni spaziali Solar ProbePluse Solar e Solar Orbiter dedicate alla esplorazione dell’eliosfera, gigantesca bolla magnetica che contiene il Sistema solare, il campo magnetico solare e il vento solare. Teatro del workshop la villa medicea “La Ferdinanda”, patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco sulle colline tra Firenze e Prato. “Se la conquista del Sole ‘decolla’ dalla Toscana” il titolo dell’articolo che il Giornale dedica all’evento. In particolare – si legge -, la sonda Solar Probe Plus mira a penetrare la corona a 6 milioni di chilometri dalla superficie del Sole dopo incontri multipli con Venere che permetteranno di rallentare la sonda consentendole di cadere sempre più vicino al Sole e poter così osservare direttamente i campi magnetici ed elettrici che scaldano la corona ed accelerano il vento solare, che viaggia circa 700 km al secondo. “La minima distanza dal sole – spiega Marco Velli dell’Università della California, uno dei relatori al meeting -, cui sono arrivati i satelliti corrisponde all’orbita di Mercurio, circa un terzo della distanza tra Terra e Sole, ovvero 50 milioni di chilometri. Da queste distanze non possiamo osservare come funziona il motore che crea la spinta del vento”. Inoltre la missione Solar Orbiter si avvicinerà fino a 70 raggi solari (appena entro l’orbita di Mercurio), e non solo misurerà le particelle del vento solare ma porterà telescopi che osservano il Sole nel visibile, nell’ultravioletto e nei raggi X, nonché un coronografo Metis di fabbricazione italiana.