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Pescatori, contadini, massaie, pastori hanno da sempre scandito i loro ritmi lavorativi su quelli delle fasi lunari, dando vita ad antiche credenze tramandatesi nei secoli
Tante le credenze legate alle fasi lunari: i pescatori consigliavano di pescare nelle notti di luna piena, in grado di attirare i pesci in superficie; i contadini, invece, sostengono che il mosto vada messo nele notti durante il novilunio per farlo diventare buon vino. Alcuni pastori, contadini e massaie, facevano a luna crescente tutto ciò che doveva crescere e prosperare (es. seminagioni, piantagioni ecc.) e a luna calante tutto ciò destinato a morire o ad essere distrutto (es. raccolta,taglio).
Altrettanto diffusa l’opposta idea secondo cui le semine, soprattutto quelle primaverili o estive, si dovevano fare in fase di luna calante per evitare che le piantine vadano presto in cima, ossia tendano a spigare e a fare precocemente il seme. Si dice che con la luna nuova spuntano i funghi, gli asparagi e allegano i fiori del pomodoro; mentre i meloni e le angurie si seminano nel plenilunio di marzo ed il vino, per rimanere tranquillo, si travasa a luna calante. Si credeva che il dormire al chiaro di luna potesse compromettere l’equilibrio mentale; che i figli sarebbero stati maschi se concepiti prima del plenilunio o femmine se concepite dopo. Pare anche che la luna influisca sui futuri pulcini: le uova da covare si mettono sotto la chioccia prima del plenilunio mentre in plenilunio, per essere pieni, devono essere pescati i ricci di mare.