Un team di ricerca russo aveva previsto il sisma che ha colpito il Cile, individuando con precisione area e periodo dell’evento
Il catastrofico terremoto che ha colpito il Cile nelle scorse ore era stato ampiamente previsto dagli scienziati.
E’ questo in sostanza ciò che emerge da alcune dichiarazioni rilasciate ai microfoni di MeteoWeb dalla sismologa Antonella Peresan e dal professor Giuliano Panza. L’evento che ha colpito il Cile, infatti, confermerebbe la previsione effettuata mediante gli algoritmi M8, in prima approssimazione, e MSc, in seconda approssimazione e dunque temporalmente più prossimi al manifestarsi dell’evento, compiute da un team di scienziati russi, coordinati dal professor Volodia Kossobokov.
Non tutti i terremoti sono prevedibili e in questo caso, come tengono a precisare i ricercatori, non si tratta di previsioni miracolose, ma di calcoli precisi che forniscono informazioni fondamentali per formulare valide ipotesi in merito a simili eventi catastrofici, indicando in particolare le probabili aree dove risulta maggiore la possibilità che si verifichi un terremoto di magnitudo compresa tra 8.0 ed 8.5. “Queste previsioni a medio-termine spazio-temporale – spiega Peresan – vengono regolarmente aggiornate ogni sei mesi dai colleghi russi e sono state validate mediante oltre due decenni di sperimentazione in tempo reale“.
Nell’immagine è possibile osservare, a destra, la localizzazione del terremoto e a sinistra le aree allertate in seguito allo sviluppo degli algoritmi M8 (circoli gialli) ed MSc (area rossa, all’interno dei circoli). La previsione del professor Kossobokov è relativa al periodo che va dal 1 Luglio 2015 al 31 Dicembre 2015. L’epicentro del sisma previsto dai ricercatori ricade sia entro i circoli allertati da M8 che nelle aree identificate in seconda approssimazione dall’algoritmo MSc (area rossa).