Ecco Como, la città che ospitò Einstein e Fermi tra storia, scienza, sport e cibo
Il famoso lago di Como di Manzoni, è il lago che circonda la bella città di Como che ha visto la nascita di personaggi come Plinio il Vecchio e Alessandro Volta. Il clima freddo in inverno, con un altro tasso di umidità e relativamente caldo in estate, fa della città una meta ambita da molti. La città conta circa 84.000 abitanti, di cui circa 11.000 sono stranieri. L’economia si basa prevalentemente sulla lavorazione della seta. Proprio Plinio affermò che Como fosse abitata già in epoca preistorica dalla popolazione degli Orobi. Durante gli anni antecedenti le invasioni galliche, Como vide nascere la civiltà comense ed assunse un ruolo fondamentale nei rapporti tra la civiltà villanoviana e quelle celtiche. Con le invasioni dei Galli iniziò un periodo di declino. Nel 59 a.C, Cesare ne fece una colonia visto il valore strategico del territorio. Qualche anno più tardi, le fu riconosciuto lo status di municipium.
Il periodo medievale ebbe inizio con le invasioni dei Goti e dei Longobardi. Il Medioevo è segnato dal conflitto tra Milano e Como, tanto che nel 1127 le truppe milanesi entrarono nella città distruggendola. La città non fece mai parte della Lega Lombarda, anzi la ricostruzione fu finanziata dall’imperatore Federico Barbarossa. Anzi nel 1162, partecipò alla distruzione di Milano, episodio perfetto per la propria vendetta personale. Dopo una breve parentesi con i Visconti, Como fu sotto il totale controllo degli Sforza. La storia della città è legata alla presenza di numerosi studiosi e uomini di scienza, molti dei quai attirati soprattutto dalla presenza di Volta, percepibile ancora dopo la sua morte. Giovanni Girolamo Saccheri, fautore delle geometrie non euclidee a Gattoni l’inventore del primo parafulmine in Italia fino ad Albert Einstein, che volle visitare il Tempio Voltiano e ad Enrico Fermi. La città ospitò nel 1899 un’esposizione voltiana per celebrare il primo centenario dall’invenzione della pila. Nel 1927, invece, ospitò il Congresso nazionale dei fisici. Durante la seconda guerra mondiale la città fu una delle poche ad essere risparmiata dai bombardamenti. Nel 1945, la città fu protagonista degli eventi che riguardarono la cattura e l’uccisione di Benito Mussolini.
Il centro storico risulta fortemente legato alla storia romana, anche se cinto da mura di epoca medievale. Punti di riferimento storici della città sono la Chiesa di Sant’Abbondio e la Chiesa di San Fedele. Da non perdersi assolutamente sono la Casa del Fascio, l’Asilo di Sant’Elia e il Novocomum. Per gli appassionati di scienza imperdibile è il Tempio Voltiano che conserva alcuni cimeli di Alessandro Volta. Tradizionali e suggestive sono anche le gite in battello proprio sul Lago. Appuntamenti importanti sono la festa di Sant’Abbondio, festa patronale in cui oltre alla degustazione di piatti tipici vi è l’esposizione di animali, quali mucche e vitelli, che proprio come la tradizione vuole, sono benedetti. Il Parolario che vede la partecipazione di numerosi scrittori e giornalisti di un certo rilievo nel panorama italiano; il Palio del Baradello, che prende il nome dal Castello del Baradello e che prevede una sfida tra i comuni e i quartieri circostanti per la conquista del drappo di seta dipinto a mano, da alcuni artisti comaschi. La conquista del drappo non è così semplice, infatti, sono previste tre gare: la cariolana, una corsa storica con le carriole, la giostra di saraceno dove il cavaliere di ogni borgo a galoppo tenta di colpire l’avversario e, infine, il tiro alla fune.
Como è sede di una delle squadre di canottaggio, più importanti d’Italia che fornisce giovani campioni alla Nazionale Italiana. La società prende il nome di Società Canottieri Lario Giuseppe Sinigaglia, dedicata proprio a Giuseppe Sinigaglia, il più importante atleta della società e che è ricordato come caduto di guerra. La città è stata per sei volte tappa del Giro d’Italia. Per ciò che riguarda gli altri sport, ricordiamo sia la squadra femminile di basket, con notevoli successi sia a livello nazionale che europeo e che dopo alcuni anni di inattività è tornata attiva quest’anno; e la squadra di pallanuoto maschile famosa sia sul piano nazionale, che europeo. Anche per la scherma, la scuola presente a Como ha avuto l’onore di avere tra i suoi allievi due medaglie olimpiche: Antonio Spallino e Arianna Errigo. Tra i piatti tipici troviamo la polenta uncia e la polenta taragna, il pesce in salsa verde e la miascia una torta fatta con pane raffermo, mele, pere, pinoli, uvete, cioccolato amaro, amaretti e scorza di limone.