Ecco una panoramica di ciò che ci riserva il cielo del mese di ottobre
Niente meno che un tris di pianeti ci saluterà all’alba nel mese di ottobre: Venere, Marte e Giove si incontreranno insieme alla Luna, dando spettacolo con una serie di congiunzioni imperdibili. Ricordiamo inoltre che siamo entrati nel mese caratterizzato debole pioggia di meteore d’autunno, le Orionidi. Ma ecco di seguito tutti i dettagli.
Partiamo dal Sole: che si troverà per tutto il mese nella costellazione della Vergine. La durata del giorno diminuisce di circa 1 ora e 21 minuti dall’inizio del mese. Ricordiamo che nella notte tra il 24 e il 25 torna in vigore l’ora solare: le lancette dell’orologio vanno spostate indietro di un’ora.
La Luna raggiunge l’apogeo (406.389 km) giorno 11, e si troverà al perigeo (358.461 km) il 26. Si troverà in fase di Ultimo Quarto il 4, il novilunio sarà il 13, il Primo Quarto il 20 ed infine il plenilunio il 27.
Per quel che riguarda i pianeti, Mercurio, anche se difficilmente potrà essere osservato a est all’alba. Venere risplenderà nel mese di ottobre: è già osservabile prima del sorgere del Sole e il margine aumenterà fino a 4 ore a novembre. Marte si trova nella costellazione del Leone, ed è osservabile prima del sorgere del Sole. Anche Giove è visibile all’alba e molto facilmente osservabile. Difficile individuare Saturno, che tenderà a diventare così basso sull’orizzonte da rendere difficile la sua osservazione. Urano è visibile (con telescopio) per tutta la notte nel suo percorso est-sud-ovest. Nettuno è osservabile per tutta la notte, indispensabile è però l’uso del telescopio.
Congiunzioni: Luna-Pleiadi l’1 ottobre alle 21; Luna-Venere l’8 alle 5; Luna-Venere-Marte-Giove il 9 ore 5; Luna-Mercurio l’11 alle 6:30; Luna-Saturno il 16 alle 19:30; Marte-Giove il 17 alle 6; Venere-Giove il 26 alle 5; Venere-Marte-Giove il 28 alle 5; Luna-Pleiadi il 29 alle 21.
Riguardo le meteore, le Orionidi di fine ottobre sono associate alla cometa di Halley: lo sciame si produce ogni anno negli stessi giorni nel momento in cui l’orbita terrestre incrocia la scia di polveri lasciata dal passaggio della cometa. Il radiante è individuabile nella costellazione di Orione, ai confini con i Gemelli. Il picco sarà il giorno 22 con 25/30 meteore l’ora.
Abbiamo ancora l’opportunità di osservare parte delle costellazioni che hanno dominato il cielo estivo, ma solo nella prima parte della notte: parliamo del Bootes con Arturo, l’Ofiuco, Ercole ma anche il c.d. “Triangolo Estivo” (Altair nell’Aquila, Vega nella Lira e Deneb nel Cigno). Ad Est sorgeranno prima il Toro e successivamente i Gemelli.
Ad Ovest, dopo il tramonto, il Sagittario potrà essere osservato per l’ultima volta per quest’anno. A Sudovest troviamo il Capricorno e l’Acquario. Ad Est l’Ariete, mentre Pegaso si trova quasi allo zenit: tra questo e la stella polare, troviamo Cassiopea e Cefeo. A Nordest del quadrilatero di Pegaso si trova Andromeda e poi la stella Capella (della costellazione dell’Auriga), ed infine il Perseo.