L’Oms ha inserito le carni lavorate nel gruppo 1, il più a rischio, e le carni rosse nel gruppo 2A
Brutte notizie per gli amanti del barbecue, che in Italia sono 4 su 10: e’ la carne rossa cotta alla brace una dei peggiori nemici dello stomaco, tanto da essere uno dei principali fattori di rischio per sviluppare un tumore. Gia’ nel 2007 gli oncologi italiani lanciavano l’allarme sulla cancerogenicita’ delle carni rosse nelle parti “bruciacchiate”, sicuramente le piu’ saporite ma le piu’ tossiche, perche’ contengono idrocarburi. Un elemento confermato oggi dall’Oms, che ha inserito le carni lavorate nel gruppo 1, il piu’ a rischio, e le carni rosse nel gruppo 2A. I principali fattori di rischio di sviluppare neoplasia, “sono il forte consumo di carni rosse soprattutto se cotte alla brace, cibi affumicati, salati o conservati”, dicono gli oncologi. Leader incontrasti del barbecue sono gli statunitensi: Ogni anno attira piu’ del 70% della popolazione. Seguono gli australiani (60%), i francesi (55%), i tedeschi (50%). Gli italiani che si dedicano a questo tipo di cucina figurano al quinto posto (38%), di poco superiori agli inglesi (32%). In particolare la Confederazione italiana agricoltori (Cia) ha stimato oltre 24 milioni di grigliate fatte in casa, in particolare di carne suina (42%) e di manzo (38%).