A breve si terrà a Parigi una Conferenza internazionale sul clima, e in particolare sul tema del global warming. Ma dopo le ultime scoperte scientifiche la Cina potrebbe non avere interesse a porvi rimedio
Mentre tutto il mondo, o almeno parte di esso, si affanna a cercare una soluzione al riscaldamento globale e per cercare di ridurre i gas a effetto serra che ne sono una delle cause principali, per la Cina arrivano notizie sorprendenti. Un recente studio, infatti, ha dimostrato che il global warming potrà migliorare notevolmente il clima e di conseguenza l’ambiente ecologico nel nord della Cina, portando così beneficio a centinaia di milioni di persone.
I risultati della ricerca, condotta da un team di scienziati guidati dal professor Yang Shiling dell’Istituto dell’Accademia di Geologia e Geofisica, sono stati pubblicati sulla rivista specializzata Proceedings of National Academy of Sciences. I ricercatori, attraverso l’analisi delle tracce di carbonio della biomassa vegetale dell’ultima era glaciale, conclusasi circa 20.000 anni fa, hanno scoperto che la cintura delle piogge monsoniche si era era spostata verso nord-ovest di almeno 300 km, a causa dell’aumento delle temperature su tutto il pianeta. Considerando che dal 1970 ad oggi la cintura di pioggia dei monsoni estivi si è spostata verso sud, causando quindi più siccità nel nord della Cina, contrapposta alle maggiori precipitazioni nel sud, gli scienziati hanno supposto che il riscaldamento globale potrebbe portare ulteriori cambiamenti climatici, questo volta più favorevoli per la Cina. “Mentre il riscaldamento globale continua, la corrente di spostamento verso sud della fascia di pioggia dei monsoni si invertirà. Nel corso di un lungo arco temporale si sposterà sicuramente verso nord, con un conseguente aumento delle precipitazioni nel nord della Cina“, ha detto Yang. “I risultati forniscono una base scientifica per la revisione degli effetti del riscaldamento globale sul clima e l’ecologia nel nord della Cina“.
