L’obiettivo è “potenziare la capacità di ricerca dell’Italia Meridionale, costruire e innovare attrezzature che consentano rilievi in mare più accurati di quanto non sia possibile oggi”
L’Iamc (Istituto per l’ambiente marino e costiero) del Cnr martedi’, 27 ottobre, presentera’ a Napoli i risultati di progetti di ricerca e formazione relativi alla Pitam (Piattaforma tecnologica avanzata per rilievi di parametri geofisici ed ambientali in mare ) e Stigeac (Sistemi e tecnologie integrate per il rilevamento e monitoraggio avanzato di parametri geofisici ed ambientali in aree marino-costiere). ”Analisi d’avanguardia, formazione sul campo di giovani studenti, potenziamento delle capacita’ di ricerca dell’Italia Meridionale, sono gli obiettivi raggiunti dal percorso di studio ed esperienza realizzato in Campania’,’ sottolineano i promotori. Nel corso del workshop – in programma dalle 10.30 nell’aula conferenze Iamc, a Calata Porta di Massa, interno porto – tredici borsisti presenteranno i risultati conclusivi dei propri lavori. Sara’ possibile consultare un infopoint digitale nel quale saranno esposti i passaggi dei progetti. Sara’ proiettato, inoltre, un documentario realizzato nel corso delle esperienze che gli studenti hanno svolto presso le aziende. Ennio Marsella, dirigente di ricerca dell’Iamc, spiega: “Obiettivo comune ai due progetti e’ potenziare la capacita’ di ricerca dell’Italia Meridionale, costruire e innovare attrezzature che consentano rilievi in mare piu’ accurati di quanto non sia possibile oggi”. Si tratta di ”un progresso fondamentale per far fronte alle sempre piu’ frequenti criticita’ in ambiente marino: erosione costiera, dispersione di inquinanti, rilievi del fondo e del sottofondo marino ad alta risoluzione”. Luciana Ferraro, responsabile scientifico dei progetti di formazione Pitma e Stigeac, sottolinea: “La fase di ricerca progettuale e’ andata di pari passo con quella didattica perche’ e’ fondamentale formare una generazione di operatori altamente specializzati per far fronte alle richieste di chi opera con le nuove tecnologie. Oltre allo sviluppo tecnologico abbiamo puntato infatti anche sulla formazione di giovani: ad esempio in questo momento c’e’ una grande richiesta nel mondo di operatori, professionisti che possano pilotare droni marini e droni aerei per missioni dedicate a specifici obiettivi”.